25 APRILE 2014, UN PASSO OLTRE
Non possiamo essere sempre tutti contenti e tutti d’accordo sulle modalità di svolgimento di una celebrazione come quella del 25 Aprile. (Come succede anche per il 1° Maggio, il 2 Giugno o il IV Novembre). Ma ripeto quanto già scritto lo scorso anno. A questa manifestazione ci dovrebbero essere meno bandiere di partito o sindacali, e più Tricolori, ad accompagnare lo Stendardo dei Partigiani e gli Stendardi delle Associazioni di Volontariato. Non possiamo essere tutti contenti, e difatti qualcuno si è sentito escluso, non invitato, altri hanno dissentito sull’iniziativa di partire da Largo Caduti di Nassiriya, addirittura dalla Caserma dei Carabinieri: ovvero infrangere un tabù, dice Lorenzano. Doveroso credo.. I Carabinieri vigilano sulla nostra Libertà e sulla nostra incolumità.
Bella camminata, con Il Corpo Musicale della Libertà a salutar la Bella…: Partenza dalla caserma, prima tappa al Cimitero per onorare i Defunti, – come non pensare anche Aldo Lotti, da poco scomparso, fino allo scorso anno sempre presente in questa giornata – poi fino al Municipio nella Piazza dedicata a Sandro Pertini, e infine attraversare il centro per arrivare in Piazza della Vittoria e commemorare i caduti, davanti al Monumento che non ce li fa dimenticare. Inno Italiano, Fischia il Vento e O’ Bella Ciao precedono storie di giovani ragazzi che hanno donato la loro vita per la nostra Libertà, raccontate da tre ragazze del Corpo Musicale. Altri nomi che si aggiungono alla storia: Antonio che scrive alla famiglia; Bruno –studente diciannovenne condannato a morte- che scrive alla fidanzata Edda; Costanzo che scrive al suo piccolo Mario, a cui raccomanda di voler bene alla mamma e alla nonna, ma di ricordarsi di voler sempre bene alla Patria, per la quale lui sta dando la vita con il sorriso sulle labbra.