In occasione del “Giorno della Memoria”, ecco le iniziative in programma per non dimenticare.
Giovedì 26 gennaio 2017, alle ore 21 in Sala Previato (c/o SpazioCultura, piazza della Vittoria), va in scena: “C'era un'orchestra ad Auschwitz”: a cura dell'Associazione Culturale “Alma Rosè”, lo spettacolo narra la storia dell’orchestra femminile, composta dalle detenute del campo di concentramento di Auschwitz, cheaveva il compito di accompagnare le prigioniere al lavoro e di intrattenere gli ufficiali nazisti (alle ore 10, anteprima dello spettacolo per le scuole secondarie di primo grado).
Sempre giovedì 26, al termine dello spettacolo teatrale seguirà: “Perchè quel filo spinato non è ancora del tutto tagliato…”: proiezione di fotografie di Giusy Scigliano del laboratorio di fotografia e cultura al campo di concentramento di Auschwitz e Cracovia, a cura della sezione ANPI di Borgolombardo; sabato 28 gennaio, alle ore 16 in Sala Previato (c/o SpazioCultura, piazza della Vittoria), l'ANPI San Giuliano Mil.se, sez. ne G. Floreanini organizza la proiezione del film “I carnefici” di D. Biacchessi, a cui seguirà l'incontro con “Bacio” Emilio Capuzzo, sfuggito al trasferimento nei campi di concentramento.
Tutte le iniziative sono a ingresso libero.
Info: www.sangiulianonline.it
"Per ricordare una delle pagine più brutte della storia, abbiamo scelto uno spettacolo – commenta l'Assessore all'Istruzione, Alessandra Magro – che mostrasse un lato ancora oggi poco conosciuto della vita nei campi di concentramento: la presenza delle orchestre femminili. Farne parte era si un modo per garantirsi la sopravvivenza (le musiciste non venivano condotte alle camere a gas) ma al prezzo di continue umiliazioni. La musica si dimostrava rivelatrice della complessità dell'animo umano: mentre uno stesso uomo, pochi minuti prima, conduceva alla morte i suoi simili, un attimo dopo si commuoveva dinanzi a un concerto. La musica, l'arte e il loro nobile messaggio facevano breccia anche nella meschinità di quegli uomini. Che però hanno scelto di far prevalere nelle proprie azioni violenza e crudeltà. E' per questo che coltivare la memoria di eventi così tragici della storia deve servire a riaffermare con decisione l'inviolabilità di quei valori di dignità, uguaglianza e libertà per ogni essere umano. Penso, infatti, che giornate come questa debbano essere un'utile occasione per aprire una profonda riflessione collettiva sulla necessità di rafforzare ogni giorno e in ogni ambito della nostra vita l'importanza della democrazia, del dialogo e del confronto come antidoti a ogni forma di prevaricazione e sopruso”.
“La shoah – dice l’assessore alle Politiche Giovanili, Nicole Marnini – è una delle più grandi tragedie che la storia ci ha dato. Il nostro compito, sia come rappresentanti delle Istituzioni, che come singoli cittadini, è di riuscire a fare in modo che la memoria di tutto questo non si annebbi. Sentiamo quindi in modo forte la responsabilità di far sì che le giovani generazioni sappiano cos'è accaduto, che ne abbiano coscienza, per cercare proprio di evitare che quanto successo non capiti ancora. Per questo, abbiamo ritenuto utile coinvolgere anche gli studenti perchè la scuola è il primo luogo dove deve nascere e crescere il seme del rispetto e della convivenza”.