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WWF: Area umida nell’area di San Francesco dell’Accesso (Sport Life City ), segnalazione al Sindaco Andrea Checchi
WWF: ATTENZIONE, QUELL' AREA UMIDA VA PROTETTA
Si tratta di un ambiente raro e prezioso per la biodiversità.
Nel Comune di San Donato Milanese troviamo una vasta area ancora coltivata in prossimità della storica, ma decadente cascina San Francesco dell’Accesso, anticamente una grangia della vicina abbazia di Chiaravalle.
E’ questa una delle aree su cui si prevede una forte trasformazione: da terreno irriguo e coltivato a luogo su cui verrà edificato un enorme palazzo dello sport da 18000 posti con annessi parcheggi e area commerciale. Il WWF Martesana Sud Milano e altre associazioni hanno già presentato osservazioni per fermare il progetto su uno dei pochi terreni rimasti tra San Donato e Milano, auspicando uno stop al consumo di suolo in un territorio che si ritiene già estremamente urbanizzato.
La richiesta di protezione che è stata presentata dal WWF Martesana Sud Milano al Sindaco Andrea Checchi del Comune di San Donato Milanese
Richiesta di Protezione Area San Francesco dell' Accesso
Spettabile Sindaco del Comune di San Donato Milanese
Pc:
Gruppo Carabinieri Forestale
Comando Carabinieri Forestali della Lombardia Via Vitruvio, 43 20124 Milano fmi44027@pec.carabinieri.it
Assessorato Ambiente Città Metropolitana di Milano Protocollo@pec.cittametropolitana.mi.it
Associazioni ambientaliste e Naturalistiche
Oggetto: Esistenza bosco e area umida presso la Cascina San Francesco (San Donato Milanese)
Egregio Sig. Sindaco,
Con La presente ci si propone di segnalare alla Sua persona l’esistenza di un’area boscata e un’area umida in prossimità della Cascina San Francesco, lungo l’autostrada del Sole, A 1.
Si tratta di un’area spontanea nata con la costruzione dell’autostrada. Non è chiaro se prima fosse presente un avvallamento o meno, però lo stato attuale è caratterizzato da uno stagno permanente lungo le cui sponde è cresciuta una densa vegetazione ripariale. Negli anni ’70 erano presenti degli orti e altri usi impropri.
Molto interessante ed inaspettata, è invece la presenza dell’acqua che, malgrado il livello vari con la stagionalità, permette la presenza di numerosi anfibi, ardeidi, rettili, oltre che alla fauna tipica delle campagne milanesi tra le quali, molto probabilmente, anche la volpe, il tasso e qualche capriolo di passaggio.
Le caratteristiche principali sono:
- Area totale: 17000 m2 (1,7ha). Estensione misurata sulla fotografia aerea del marzo 2021;
- Area zona umida: 8000 m2 (0,8 ha).
- Perimetro: 845 m;
- Probabile profondità dell’acqua: da pochi centimetri a 0,50 – 0,80 cm (da verificare);
- Provenienza dell’acqua: meteorica e soggiacenza della
È evidente il ruolo sistemico di “polmone verde” che questo bosco esercita, in termini di:
- produzione di ossigeno e fissazione dell’anidride carbonica atmosferica;
- mitigazione del microclima e delle isole di calore presenti nel quartiere (soprattutto in considerazioni delle trasformazioni future), nonché fascia di mitigazione rispetto alla A1 Autostrada del Sole, arteria pesantemente trafficata;
- riduzione dell’inquinamento acustico;
- assorbimento dei particolati atmosferici come le polveri sottili e altri inquinanti;
- presidio contro i cambiamenti climatici e il dissesto idrogeologico;
- Accumulo idrico delle acque meteoriche e con effetti di laminazione e ricarica della falda acquifera;
- conservazione della biodiversità.
Conclusioni finali:
Si tratta di un ambiente raro nel panorama delle campagne circostanti, soprattutto perché divenuto, nel corso degli anni, una presenza stabile, consolidata e ricca di vita.
Con interventi minimi (quali la messa a dimora di selezionate specie vegetali, la rimozione degli immancabili rifiuti ecc.), il suo livello di biodiversità potrebbe essere aumentato notevolmente diventando così un importante elemento naturale capace di svolgere appieno la sua funzione ecologica e educativa.
Le zone umide sono ambienti che ricoprono un ruolo fondamentale, accogliendo la più grande biodiversità della Terra e sono fulcro di importanti rotte migratorie.
Si tratta di ambienti che svolgono una funzione fondamentale per garantire le risorse di acqua e cibo e lo stoccaggio del carbonio, ma sono anche luoghi di grande bellezza.
La Convenzione di Ramsar definisce le “zone umide”: paludi, acquitrini, torbiere e specchi d’acqua naturali o artificiali, permanenti o temporanei, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata, incluse quelle fasce marine costiere la cui profondità, in condizioni di bassa marea, non superi i 6 m.
La Convenzione di Ramsar è stata ratificata e resa esecutiva dall’Italia col DPR n. 448 del 13 marzo 1976 e con il successivo DPR n. 184 dell’11 febbraio 1987.
Richieste
Si invia la presente documentazione affinché il Comune di San Donato Milanese intraprenda tutte le azioni necessarie a tutelare la suddetta area, essendo venuti a conoscenza dell’adozione da parte di questa spettabile amministrazione del dell’adozione Programma Integrato di Intervento relativo all’ambito denominato “AT-SS SAN FRANCESCO” d’iniziativa privata, in attuazione del vigente P.G.T. ai sensi dell’art.14, C. 1 della L.R. 12/2005 per la creazione della cosiddetta “Città dello Sport” dell’area di più di 20 ettari, area che include anche l’area boscata citata.
Oltre alla fotografia aerea mostrata in precedenza, si allegano le seguenti immagini tratte de “lo Stato di fatto della tree canopy cover, fonte: https://forestami.org/:
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