La XIV edizione della festa di quartiere a Serenella è partita già da un mese con i tornei di gare sportive che si svolgono nel parco cittadino, il polmone verde a ridosso della ferrovia Milano-Roma che ha dato respiro al quartiere e alla città di San Giuliano Milanese. Il Comitato di Quartiere rinnova ogni anno l’appuntamento per contribuire al senso di comunità di questo lembo di territorio del sud-milanese in sofferenza fin dalla sua realizzazione nel periodo ’60-‘70, anni del boom economico. In una striscia di terra strangolata fra la linea ferroviaria dell’alta velocità e la via statale Emilia, al cui fianco scorre il Redefossi, il canale realizzato nel ‘700 dall’amministrazione austriaca per far defluire insieme alle acque bianche anche quelle nere della città di Milano, svettano casermoni, uno accanto all’altro, privi di spazi vitali in cui poter svolgere un minimo di attività sociale e poter guardare il cielo, raccomandandosi a Dio per la sventura di essere capitati a vivere in una zona così, priva di identità. Eppure su quest’area da anni il Comitato di Quartiere, fatto di volenterosi cittadini, si è abbarbicato e propone iniziative culturali e di intrattenimento al fine di rendere più confortevole e civile la permanenza ai vecchi e ai nuovi abitanti, stranieri che da ogni parte del mondo hanno trovato qui accoglienza. La festa dura tre giorni, dal 5 all’8 giugno. La prima sera si è svolta la corrida, un gioco canoro che ha divertito i numerosi cittadini intervenuti. Il sabato sera ballo liscio con orchestra, che ha visto una partecipazione consistente.
La domenica 8, giorno di chiusura, gli addobbi delle bancarelle hanno invaso il quartiere, ma accanto a queste iniziative non sono mancati i momenti di confronto sui numerosi problemi irrisolti del quartiere. Invitato d’onore il Sindaco Alessandro Lorenzano. Il ridisegno della piazza Alfieri, la vivibilità e la sicurezza, la gestione e la pulizia del verde nel parco e in giro, la difficile convivenza con i gruppi di stranieri che utilizzano a volte il parco e il quartiere per bere e fare baldoria, la segnaletica stradale, la manutenzione della scuola di via Giovanni XXIII con il tetto in amianto e i serramenti usurati, la copertura del Redefossi non ancora ultimata, il presidio sanitario che è aperto solo un giorno alla settimana, una serie di problemi posti al Sindaco. Come uscirne?
Lorenzano ha riconosciuto i problemi, ma anche tutti i passi avanti che sono stati fatti, ha invocato la partecipazione dei cittadini, ha ricordato soprattutto il peso sulla città del fallimento Genia che rischia di far perdere il patrimonio immobiliare di scuole, case comunali, campi sportivi, ecc. Ha anticipato che proporrà a breve una soluzione ai creditori in modo che questo patrimonio resti alla città. Insomma un confronto a tutto campo, a volte aspro, ma sincero. Un nuovo metodo dal basso di confronto ha inaugurato e dato forza all’azione del Comitato, che in conclusione ha ricordato l’istituzione ormai triennale della Scuola di Italiano per Stranieri che partirà ai primi di ottobre al Luogo Comune.
Redazione RecSando: Paolo Rausa