Un incontro occasionale con il sindaco Andrea Checchi, fa si che si sappia qualcosa in più del CS diramato dal Comune mercoledì , sull’affaire “chiusura strada San Donato via Monticello-San Giuliano”. Ci risponde così il primo cittadino circa i tempi di riapertura: 10 i giorni sicuri di chiusura totale, poi si riapre il tratto stretto, e il restante fino all’incrocio con via Risorgimento, in cui si può fare il doppio senso di marcia. I punti criticati in questi primi 2 giorni sono stati:
- Non si poteva aspettare agosto? No, perché in agosto non viene fornito il materiale principale, il bitume.
- Non si poteva optare per la chiusura di una sola corsia? No, perché la strada è molto stretta in certi punti, vedasi il tratto subito dopo la rotonda dell’ospedale, che si restringe in più punti. Un attimo di distrazione del guidatore sarebbe molto pericoloso!
- La fresatrice, occupa, tutta una corsia più un pezzo. Per cui nessun ufficio tecnico o la Polizia Locale darebbe l’autorizzazione a far passare. Il problema che si è trovato, è maggiore e più grave di quanto si aspettassero. Ovvero: non si tratta di rifare 5 centimetri di manto stradale, non si possono “fresare” cioè i primi cinque centimetri di manto per il rifacimento, ma bisogna fare mezzo metro di scavo, che sarà fatto venerdì 13.
50 centimetri, in quanto si è scoperto che sotto non c’è ghiaia o materiale compatto, che spiega le voragini che si creano con la pioggia, ma c’è soprattutto fango. Ciò ha creato seri problemi.
Si sapeva che la situazione era grave, ma non così grave.
Quindi, per ridurre al minimo i tempi, si è fissato in 10 giorni lavorativi di chiusura totale, il minimo che si potesse pensare, e far lavorare l’impresa nelle ore di luce. Di notte, avrebbe anche un costo triplicato.
Dopo di che, si prevede un’altra decina di giorni, in modo da finire in tre settimane, contro il mese previsto, utilizzando il sistema del semaforo, per cui il senso unico alternato.
Comunque già mercoledì la situazione sembrava un po’ migliorata, grazie alla presenza della Polizia Locale dei due Comuni confinanti interessati, che posizionata nei punti più critici, ovvero via Risorgimento a San Giuliano e Via Emilia altezza piazza Tevere e via Parri a San Donato, facevano scorrere il traffico più fluidamente.
Disagi e imprecazioni a parte, bisognerà riconoscere al Comune di San Donato, il fatto che si ritrova a sostenere una ingente somma, per sistemare una strada di cui è proprietario, ma a usufruirne sono i cittadini dei comuni del sud Milano che giornalmente devono raggiungere la città e cercano un’alternativa alla via Emilia alla Paullese e all’Autostrada, sempre più trafficate.
Chissà se con l’avvento della Città Metropolitana, cambierà anche qualcosa in materia di viabilità. Ma ancora prima, abbiamo l’Expò alle porte. Bisognerà trovare altre soluzioni, per offrire ai visitatori dall’Italia e dall’Estero, la possibilità di visitare i luoghi di interesse culturale di questa zona, senza far trascorrere loro molto del tempo in estenuanti code.
Redazione Recsando Angela Vitanza
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