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Città Studi: Largo Murani si mobilita per salvare i suoi storici murales
E’ nata spontaneamente a partire dal gruppo Facebook “Amici di Largo Murani” la protesta di alcuni residenti del quartiere Città Studi contro la cancellazione di cinque murales realizzati negli anni ’70 dai ragazzi del cosiddetto “Gruppo Aerostatico”. I murales rappresentano Jimi Hendrix con la sua chitarra, la mucca della copertina dell’album dei Pink Floyd “Atom Earth Mother”, un capo indiano, un gabbiano macchiato di petrolio, e il sole che ride contro l’energia nucleare. Da quasi cinquant’anni fanno parte del paesaggio e della memoria di Città Studi. Ma ora Esselunga Spa – che in Largo Murani aprirà un supermercato- intende cancellarli, sostituendoli a propria discrezione con un murale che riprenderà le grafiche patinate di “Toiletpaper”, la rivista di sole immagini di Cattelan.
Largo Murani è una piazza non particolarmente bella, ma ha indubbiamente una sua identità, definita proprio da quei murales così particolari, oltre che dalla vecchia Cascina Rosa sul lato opposto, dai giardinetti, dai lunghi e freschi portici di un maxicondominio e da diversi storici negozi di prossimità, tra cui il panificio, la cartoleria e il market in angolo con via Inama. “Io e il legno”, mobilificio e “brico” molto amato nel quartiere, invece si è trasferito licenziando i dipendenti perché la richiesta di rinnovo del contratto d’affitto era troppo alta. Nell’edificio che ha lasciato si sta insediando il nuovo supermercato Esselunga. I vertici dell’azienda hanno deciso di eliminare dal fianco del palazzo gli storici murales e sostituirli con uno nuovo di zecca targato Toiletpaper. Il cambiamento è stato presentato come un regalo che Esselunga farebbe ai residenti, ma molti di loro lo giudicano invece uno specchietto per le allodole e chiedono che l’azienda si adoperi piuttosto per conservare i 5 murales storici.
La richiesta sarà ribadita durante un presidio di protesta organizzato nei giardini della piazza lunedì 20 giugno (ore 18-19.30) dagli “Amici di Largo Murani” in collaborazione coi comitati “Che ne sarà di Città Studi” e “Salviamo Città Studi”. Al presidio parteciperanno anche alcuni membri del Gruppo Aerostatico, pacifisti e ambientalisti ante litteram (il sole che ride era un simbolo totalmente sconosciuto in Italia, quando fu dipinto in Largo Murani) che realizzarono i murales negli anni ’70 e con le loro attività animarono la piazza anche per presidiarla contro l’insediamento degli spacciatori. Un presidio, dunque, ma anche un tuffo nel passato di Città Studi, e di Milano, contro il proliferare di iniziative immobiliari e “riqualificazioni” che stanno progressivamente cancellando l’identità di rioni e quartieri.
Comunicato diffuso da “Che ne sarà di Città Studi?”
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