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Cassonetti vestiario: tolti gli abusivi, ecco gli ufficiali

La scorsa settimana l’Ufficio Ecologia ha coordinato la rimozione dei raccoglitori di vestiti usati installati senza alcuna autorizzazione. Oggi saranno posizionati quelli autorizzati
 
Gialli, senza logo, senza autorizzazione. Erano comparsi negli scorsi mesi in diverse zone della città e, ora, i nove cassonetti per la raccolta del vestiario usato totalmente abusivi sono stati rimossi. L’operazione di rimozione, andata in scena la scorsa settimana, rappresenta la fase finale di un processo orchestrato dall’Ufficio Ecologia in collaborazione con la Polizia Locale.
 
Gli agenti della PL, alla comparsa dei cassonetti posizionati nottetempo senza alcuna autorizzazione, hanno avviato le indagini per individuare gli autori dell’installazione e i proprietari dei raccoglitori stessi. Nel frattempo, l’Ufficio Ecologia ha coordinato le operazioni per la rimozione dei manufatti metallici al fine di consentire l’installazione dei cassonetti “ufficiali” che sarà effettuata oggi da Vesti Solidale, cooperativa sociale onlus di Cinisello Balsamo vincitrice del bando di assegnazione degli spazi, che userà il ricavato della raccolta dei vestiti dismessi per finanziare progetti d’inserimento lavorativo nel Sud Milano.  
I nuovi raccoglitori saranno posizionati in diverse zone della città: 2 in via Di Vittorio, 2 a Metanopoli (via Caviaga, via Commodoro Rivadavia), 2 a Bolgiano (via Unica B., via Maritano), 3 al Concentrico (via Europa, via Salvemini, via Jannozzi) e 1 a Poasco. A disposizione di quanti vogliano disfarsi di calzature e indumenti usati, si ricorda che, oltre ai cassonetti, a San Donato è disponibile anche il servizio di raccolta promosso dalla Caritas cittadina in piazza della Pieve il giovedì (dalle 16 alle 18) e il sabato (dalle 10 alle 12).
 
«Rispondendo alla lettera di un cittadino – spiega l’Assessore alle Politiche Ambientali Andrea Battocchio – avevo annunciato dalle pagine dell’ultimo numero del periodico comunale la rimozione dei cassonetti abusivi che si è svolta come previsto. Tale operazione rappresenta il risultato di un lavoro di squadra che ha coinvolto l’Ufficio Ecologia e la Polizia Locale al fine di ripristinare la legalità, condizione essenziale per consentire al soggetto regolarmente autorizzato di posizionare i propri raccoglitori».

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