“Ithaka” è un viaggio avvincente nel coraggio e nella controversia che circonda Julian Assange, il visionario giornalista e editore di WikiLeaks. Questo toccante documentario, prodotto dalla stessa famiglia di Assange, si apre su una narrazione coinvolgente della sua audace scelta di diffondere notizie cruciali per la comprensione degli eventi globali. Attraverso la rete di WikiLeaks, ha fornito ai cittadini di tutto il mondo un accesso senza precedenti a informazioni fondamentali, consentendo loro di plasmare autonomamente le proprie opinioni.
Il film svela la dura realtà di Assange, attualmente rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh nel Regno Unito. Dopo sette anni trascorsi come rifugiato nell’Ambasciata dell’Ecuador, è ora in attesa di estradizione negli Stati Uniti, dove affronta una condanna potenziale di 175 anni di carcere. Una punizione apparentemente esemplare che getta una sinistra ombra sulla libertà di stampa. Questo messaggio inequivocabile inviato ai giornalisti è chiaro: rivelare fatti scomodi può comportare conseguenze draconiane, specialmente quando riguarda il mondo occidentale, con gli Stati Uniti e il Regno Unito in primo piano.
La liberazione di Assange diventa così un imperativo morale, un appello che dovrebbe risuonare in ogni cittadino che si trovi a conoscenza della sua storia. “Ithaka” si trasforma in una testimonianza struggente narrata dal padre stesso di Julian, che combatte instancabilmente per la libertà del proprio figlio. Ogni minuto di questo avvincente documentario è un richiamo alla nostra responsabilità collettiva di difendere la verità, la trasparenza e il diritto fondamentale alla libertà di espressione.
Il titolo stesso evoca il viaggio epico di Ulisse, sottolineando la sfida titanica di Assange nel suo cammino per la verità.
“Ithaka: La Lotta per la Verità e la Libertà di Assange” è più di una narrazione cinematografica; è un grido di resistenza che ci invita a riflettere sulla necessità impellente di preservare il diritto di conoscere la verità, anche quando è scomoda. In un mondo in cui le informazioni sono spesso filtrate, questa storia ci ricorda l’importanza di difendere coloro che si battono per la libertà di espressione, portando alla luce le verità che molti preferirebbero mantenere nell’oscurità.

Fabrizio Cremonesi
Flavio Mantovani
Simone Sollazzo