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“Gabri Flies to Italy”: Un Viaggio Sonoro di Riccardo Zappa

copertina_riccardo Zappa - Gabri flies to italy

Il virtuosismo non sempre si chiude in dinamiche troppo raffinate per pochi intenditori.
Dalla chitarra partono tutti gli stimoli per realizzare un album dove si guida sulla pluralità di atmosfere in sospeso, quasi come si stesse sorvolando due continenti dal finestrino di un aeroplano. Perché è proprio questo il senso dell’ultima fatica discografica : “Gabri flies to Italy” di Riccardo Zappa.
Già a partire dalla title-track c’è una chiara volontà da parte del chitarrista e compositore emiliano di voler restare in sospeso fra più generi musicali ma mantenendo ben saldo il controllo del corso narrativo e musicale lasciando la centralità del suono alla chitarra proprio come nella più meditativa “Harmonios”.
Possiamo poi concordare sul fatto che molti parallelismi e paragoni non andrebbero mai spesi per non intaccare le singole personalità di autori e virtuosi, ma di sicuro questo “Gabri in volo” è riconducibile ad una scuola di maestri sempre in sospeso fra tecnica e costruzione di atmosfere. Fra giri di chitarra e un tappeto sonoro di tastieri e synth capaci di aprire le porte della New age e dei nuovi suoni. Praticamente come il Pat Metheny dei tempi migliori , oppure volendo restringere il campo, come il Dave Gilmour de “On an island” del 2006.

“Sanvalentiniana” e “Inno” nonostante la diversità nella intitolazione sono accomunate ad un ritorno alla semplicità della sola chitarra acustica a farla da padrone senza troppi accompagnamenti. Basta una sola stanza per riportare la meditazione e la fruizione del suono in territori più intimistici che rimangono basilari per lo Zappa interprete.
“Suonami una nota” per contro riapre il sentiero musicale con una esplosione poi elettronica che non ci aspettavamo e che riesce a dare al lavoro anche quel tocco tipico dei 70′ dove il rock si tingeva di sensazioni interstellari e di sinfonie degne dei Tangerine Dream.
Ovviamente la chitarra di Zappa rimane il “lead instrument” di questa composizione che si ripete in un certo senso anche se in una modalità più tenue , anche per la successiva traccia di “Nimaster Ego”. Meno esplosione elettronica per proseguire il viaggio fra le nuvole con Zappa come architetto di suoni e di atmosfere.
Atmosfere che riescono piacevolmente , come già detto a ritornare per un attimo nella fase di introspettiva nel tono “confidenziale” di una stanza. Emblema di ciò è proprio un pezzo scarno ed essenziale ma profondo come “L’attesa” dove Zappa dialoga con noi prima di ripartire fra schemi orchestrali e aperture a sonorità elettroniche comunque mai troppo metalliche o fastidiose dal volerci interrompere un viaggio fatto di suono e di sogno.
Non a caso Zappa potrebbe essere comodamente l’alfiere di una nuova traccia New age fatta di virtuosismo e onirismo. Chiamiamola “virtuonirismo”.

Riccardo Zappa, noto sperimentatore ed innovatore della musica, ha regalato al mondo il suo ventiquattresimo album, “Gabri Flies to Italy”, un’opera dedicata a suo fratello Gabriele. L’album si apre con una suite di oltre 18 minuti che incanta l’ascoltatore fin dalle prime note.

Con maestria e creatività, Zappa intreccia il suono delle chitarre a sei e dodici corde, creando tappeti sonori sia classici che innovativi. Brani come “Harmonyos” vantano l’impiego di un quartetto di plettri, mentre “Gabri Flies to Italy” e “Nimaster Ego” si arricchiscono di cori avvincenti. Le atmosfere sono suggestive, con riverberi dilatati e una dinamica notevole che cattura l’attenzione dell’ascoltatore.

La tecnica chitarristica di Zappa, indiscutibile e virtuosa, non è fine a sé stessa, ma serve a esporre con chiarezza i temi musicali. La sua musica abbraccia un vasto spettro di emozioni, dal misticismo alle sequenze tecno, offrendo fraseggi romantici e innovativi.

L’album si distingue per la cura estetica e tecnica con cui è stato realizzato. Zappa ha coinvolto musicisti e studi di registrazione di alto livello, mentre OndemediE ha curato con maestria l’immagine dell’opera.

La carriera di Riccardo Zappa, iniziata nel 1977 con l’album “Celestion”, ha attraversato generazioni di appassionati di musica e chitarristi. Le sue collaborazioni con artisti del calibro di Mina, Eros Ramazzotti e Gino Paoli, oltre alla sua attività editoriale e produttiva, ne confermano l’influenza e il prestigio nel panorama musicale italiano.

In conclusione, “Gabri Flies to Italy” è un viaggio sonoro emozionante e coinvolgente che conferma Riccardo Zappa come uno dei più grandi talenti della musica contemporanea. Con la sua innovazione e la sua maestria, Zappa continua a stupire e incantare l’uditorio, offrendo un’opera che rimarrà nell’animo di chiunque abbia il privilegio di ascoltarla.

Realizzato da Vannuccio Zanella per M.P. & Records, il CD e’ distribuito da G.T. Music Distribution di Antonino Destra.
Edizioni Musicali Micio Poldo

La suite “Gabri Flies to Italy” di Riccardo Zappa si presenta come un viaggio sonoro emozionante e coinvolgente che trasporta l’ascoltatore in un mondo di armonie elettrizzanti e paesaggi musicali incantevoli. Con una durata di 18 minuti e 53 secondi, questa composizione offre un’esperienza intensa e avvincente che mescola abilmente elementi acustici e innesti elettronici.

Zappa dimostra ancora una volta la sua maestria nella chitarra, intrecciando sapientemente melodie e ritmi che si muovono fluidamente attraverso la suite. Il suono della chitarra, risuona con una bellezza mozzafiato, trasportando l’ascoltatore in un viaggio sensoriale attraverso paesaggi sonori pieni di vividi colori e atmosfere suggestive.

Una delle caratteristiche più affascinanti di questa suite è la sua capacità di sorprendere e stupire l’ascoltatore. Quando sembra che la traccia stia per raggiungere il suo culmine, Zappa introduce nuovi elementi che aggiungono profondità e complessità alla composizione. Negli ultimi 4 minuti, in particolare, il ritmo cambia in modo repentino, con l’aggiunta di percussioni e un fraseggio corale che eleva ulteriormente l’energia della musica.

Ascoltare “Gabri Flies to Italy” è un’esperienza immersiva che invita l’ascoltatore a chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare in un viaggio emozionante attraverso la creatività musicale di Riccardo Zappa. Con la sua innovazione e la sua capacità di sorprendere, Zappa conferma il suo status di musicista visionario e offre un’opera che lascia un’impressione indelebile nell’animo di chiunque abbia il piacere di ascoltarla.

“Harmonios” è una traccia straordinaria che celebra la bellezza e la ricchezza del Mediterraneo attraverso il linguaggio universale della musica. Con la sua combinazione di strumenti tradizionali e la sua capacità di trasportare l’ascoltatore in un viaggio emozionale, questa composizione si distingue come un capolavoro che merita di essere ascoltato e apprezzato da tutti coloro che amano la musica e le sue infinite sfumature.

“Santavalentiniana” è un brano musicale che incanta l’ascoltatore con la sua dolcezza, morbidezza e ritmo ben calibrato. Questa composizione, avvolgente e rilassante, porta l’ascoltatore in un viaggio sonoro che culla l’animo e lo trasporta in un’atmosfera di pace e serenità.

L’approccio acustico della traccia aggiunge un tocco di intimità e autenticità alla sua essenza, consentendo agli strumenti di esprimersi con chiarezza e purezza. La delicatezza dei suoni, combinata con il ritmo ben definito, crea un’esperienza musicale che si distingue per la sua semplicità e la sua capacità di catturare l’attenzione dell’ascoltatore senza sforzi.

Ciò che rende “Santavalentiniana” così speciale è la sua capacità di creare un’atmosfera rilassante e accogliente. È come se l’artista ci invitasse in un rifugio sicuro e tranquillo, lontano dalle preoccupazioni e dalle tensioni della vita quotidiana. Il dolce fluire della musica avvolge l’anima con una sensazione di calma e benessere, offrendo un momento di pace e riflessione.

In conclusione, “Santavalentiniana” è un brano musicale che conquista il cuore con la sua dolcezza e la sua delicatezza. Con il suo ritmo ben ritmato e il suo approccio acustico, questa traccia offre un’esperienza di ascolto che è tanto rilassante quanto appagante. È il perfetto accompagnamento per momenti di tranquillità e contemplazione, un’opera che merita di essere apprezzata da chiunque cerchi un po’ di dolcezza nella propria vita.

“Inno” è un brano straordinario che si distingue per la sua semplicità ed eleganza, presentando un’unica chitarra che cattura l’attenzione dell’ascoltatore con la sua bellezza e maestria. La traccia, pur essendo priva di fronzoli e sovrapposizioni, si eleva a capolavoro grazie alla genialità di Riccardo Zappa nel creare atmosfere che richiamano alla mente il talento del leggendario chitarrista dei Genesis, Anthony Phillips.

La maestria di Zappa si manifesta in tutta la sua grandezza attraverso le note che emettono dalla chitarra, trasportando l’ascoltatore in un viaggio emozionale e spirituale. Le armonie e le melodie che fluiscano da queste corde sono intrise di profondità e significato, evocando sensazioni di malinconia, contemplazione e speranza.

“Inno” è un tributo alla maestria della chitarra e alla creatività senza limiti di Riccardo Zappa. Con questo brano, l’artista dimostra la sua capacità di creare musica che va al di là delle parole e delle convenzioni, raggiungendo le profondità dell’anima umana e toccando corde che risuonano nell’essere stesso dell’ascoltatore. È un’opera che lascia un’impressione indelebile e conferma Zappa come uno dei più grandi talenti nel panorama musicale contemporaneo.

“Suonami una nota” è un brano musicale che sprizza vitalità ed energia da ogni nota, presentandosi come un’esplosione di ritmo e allegria. La traccia è caratterizzata da una ricchezza strumentale che si intreccia in modo magistrale, creando un’atmosfera coinvolgente e vivace che cattura immediatamente l’attenzione dell’ascoltatore.

Fin dalle prime note, il brano trasmette un senso di gioia contagiosa, invitando l’ascoltatore a lasciarsi trasportare dal ritmo travolgente e dall’entusiasmo che permea ogni elemento musicale. Gli strumenti si fondono in un armonioso mosaico sonoro, creando una sinfonia di suoni che richiamano alla mente i migliori momenti del progressive rock, è un brano che delizia l’udito con la sua ricchezza sonora e la sua vivace energia.

Fin dalle prime note, il brano trasmette un senso di gioia contagiosa, invitando l’ascoltatore a lasciarsi trasportare dal ritmo travolgente e dall’entusiasmo che permea ogni elemento musicale. Gli strumenti si fondono in un armonioso mosaico sonoro, creando una sinfonia di suoni che richiamano alla mente i migliori momenti del progressive rock, è un brano che incarna perfettamente lo spirito del rock, con il suo ritmo travolgente, la sua vivacità e la sua ricchezza strumentale. È un’esperienza musicale che lascia il segno, un inno alla gioia e alla passione per la musica che risuona nel cuore di chiunque abbia il piacere di ascoltarla.

“Nimaster Ego” è un brano musicale che cattura l’attenzione fin dalle prime note, con un inizio che evoca le atmosfere avvolgenti di un gospel. Tuttavia, ciò che rende veramente unica questa traccia è il modo in cui si trasforma progressivamente, passando da un’atmosfera rilassata e contemplativa a un ritmo incalzante che ricorda il galoppo di un cavallo in una vasta prateria.

L’ascoltatore viene trasportato in un viaggio sonoro che si snoda attraverso una serie di emozioni e sensazioni, dall’introspezione alla liberazione. Le note iniziali, con il loro tono solenne e riflessivo, creano un’atmosfera di sacralità e contemplazione, mentre il ritmo che si intensifica progressivamente introduce un senso di movimento e avventura.

La sensazione di una galoppata spensierata nella prateria è resa con maestria attraverso l’uso sapiente degli strumenti e delle melodie. Ogni nota contribuisce a creare un’immagine vivida e coinvolgente, trasportando l’ascoltatore in un mondo di libertà e selvatiche emozioni.

Come sempre, Riccardo Zappa dimostra la sua grande maestria e innovazione con “Nimaster Ego”, offrendo un’esperienza musicale che è tanto coinvolgente quanto sorprendente. Con questa traccia, Zappa conferma il suo status di artista visionario e continua a stupire e incantare l’uditorio con la sua creatività senza limiti.

“L’Attesa” è il brano di coda che conclude in modo sublime l’album, presentando un’esperienza musicale intima e riflessiva che si distingue per la sua semplicità e la sua bellezza senza tempo. Questo pezzo, caratterizzato dalla presenza solitaria di una chitarra acustica, cattura l’anima dell’ascoltatore con la sua delicatezza e profondità emotiva.

L’approccio acustico della traccia conferisce un senso di autenticità e sincerità alla sua esecuzione, permettendo alla melodia di fluire liberamente e di toccare le corde più profonde dell’emozione umana. Le note della chitarra, dolci e malinconiche, trasportano l’ascoltatore in un viaggio attraverso stati d’animo di attesa, speranza e contemplazione.

Questo brano invita l’ascoltatore a riflettere sulle esperienze vissute durante l’ascolto dell’intero album, offrendo un momento di calma e contemplazione prima della conclusione. È come se l’artista ci accompagnasse in un momento di silenziosa attesa, permettendoci di raccogliere i nostri pensieri e di lasciarci trasportare dalle emozioni suscitate dalla musica.

“L’Attesa” è un’opera di pura bellezza e profondità, che testimonia la maestria e la sensibilità di Riccardo Zappa come compositore e chitarrista. Con questo brano, Zappa dimostra il suo talento nel catturare l’essenza dell’emozione umana attraverso la musica, offrendo un’esperienza indimenticabile che lascia un’impressione duratura nell’animo di chiunque abbia il privilegio di ascoltarla.

a cura di Fabrizio Cremonesi e Simone Sollazzo

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