Con l’internalizzazione dei principali servizi e il ripiano dei debiti accumulati, l’Azienda Comunale esce dall’emergenza e si avvia a chiudere l’anno con il segno “più”
Si avvia a conclusione nel migliore dei modi l’iter avviato oltre due anni fa per la sistemazione dei conti dell’Azienda Comunale di Servizi, messa in liquidazione dall’Amministrazione a fronte del pesante passivo accumulato negli anni, soprattutto in virtù dell’insostenibilità economica della gestione del Parco Mattei. La Giunta di centrosinistra guidata da Andrea Checchi ha deliberato l’impegno finanziario del Comune necessario a dare esecuzione all’accordo di ristrutturazione stilato dal liquidatore incaricato della procedura (il dottor Federico Gelmini) e omologato dal Tribunale di Milano nelle scorse settimane. Un accordo che ha permesso un “risparmio” di circa il 25% (pari a 789mila euro) sui debiti nei confronti dei fornitori maggiori, ha consentito la sistemazione di ben 7,3 milioni di euro di passivo e garantito il posto di lavoro a tutti i dipendenti (34) in carico ad Acs al momento dell’avvio della procedura liquidatoria. Il Comune ha stanziato 1 milione e 54mila euro per la chiusura dei debiti e ha proceduto anche al riacquisto, per 905mila euro, di 11 immobili di Edilizia residenziale pubblica (Erp) che tornano a patrimonio del Comune con destinazione sociale.
Sono stati così raggiunti i tre obiettivi che l’Esecutivo si era prefisso al momento di procedere alla liquidazione: mettere in sicurezza i “gioielli di famiglia” rappresentati dalle quattro farmacie comunali (che continueranno a operare in continuità e con risultati ragionevolmente positivi); garantire l’efficienza e la qualità dei servizi ai cittadini (riprendendoli in carico diretto o affidandoli in concessione senza mettere a rischio l’equilibrio finanziario del Comune); tutelare al massimo la forza lavoro impiegata in Acs.
«L’azienda che abbiamo ricevuto “in eredità” dalla precedente Amministrazione era in condizioni di sostanziale dissesto finanziario – precisa il Sindaco – con un passivo pesantissimo (2 milioni di euro alla fine del 2011, destinati a salire a 3 nelle proiezioni effettuate al 31 dicembre 2012) e nessuna reale prospettiva di rilancio. Una situazione frutto di forti diseconomie interne, conseguenza diretta di scelte politiche sbagliate e di errori gestionali, tale da imporre di fatto la messa in liquidazione di Acs. Questa scelta è stata premiata e oggi salutiamo con favore la conclusione positiva di quel percorso, condotto a termine oltretutto senza sacrifici a carico dei lavoratori, grazie a un’oculata politica di ricollocazione che ha visto sindacati ed Ente operare di comune accordo e superare insieme le difficoltà legate anche alla durissima crisi economica attraversata dal Paese».
Parole cui si accoda l’Assessore con delega alle Partecipate, il Vicesindaco Massimiliano Bella: «Ormai siamo alla fase conclusiva del salvataggio – spiega – e possiamo metterci a lavorare per il futuro di Acs, che si occuperà d’ora innanzi esclusivamente delle farmacie. L’obiettivo è di procedere in breve alla revoca dello stato di liquidazione e di iniziare, dal 2015, il rilancio delle attività che stanno peraltro dando segnali positivi già negli ultimi mesi. Dovremo decidere, ma sarà oggetto di futura valutazione, se conservare la forma societaria della srl o procedere alla trasformazione di Acs in Azienda speciale».