Un Mignolo d'Aria…
Serata di poesia martedì 11 a Cascina Roma. E di immagini, e di racconti di un’esperienza pluriennale di laboratorio con le persone detenute del carcere di Opera. Nella scorsa primavera c’era stata la possibilità di assistere alla proiezione di un film documentario “Levarsi la cispa dagli occhi”, presentazione e narrazione del Laboratorio di Lettura e Scrittura Creativa fatto dai protagonisti.
Martedì il centro della serata sono state le poesie selezionate e lette da Silvana Ceruti e Alberto Figliolia, poeti e animatori dell’esperienza, ormai ventennale, e le fotografie intrecciate con i testi, insieme ai testi a formare il calendario 2015, a cura di Margherita Lazzati.
Una parte della serata è stata racconto di una storia lunga e partecipata da tante persone dentro e fuori il carcere. Chi è animatore dell’esperienza ha spiegato e raccontato anche di come le cose divengano e crescano nel tempo, tra professionalità e volontariato. Si è detto di come si passi dalla lettura alla composizione e di come la preoccupazione principale sia l’accoglienza reciproca, dentro un percorso collettivo.
Questo laboratorio è una cosa rara, anche se non unica, dentro il sistema carcerario italiano, quindi molto preziosa.
Martedì il centro della serata sono state le poesie selezionate e lette da Silvana Ceruti e Alberto Figliolia, poeti e animatori dell’esperienza, ormai ventennale, e le fotografie intrecciate con i testi, insieme ai testi a formare il calendario 2015, a cura di Margherita Lazzati.
Una parte della serata è stata racconto di una storia lunga e partecipata da tante persone dentro e fuori il carcere. Chi è animatore dell’esperienza ha spiegato e raccontato anche di come le cose divengano e crescano nel tempo, tra professionalità e volontariato. Si è detto di come si passi dalla lettura alla composizione e di come la preoccupazione principale sia l’accoglienza reciproca, dentro un percorso collettivo.
Questo laboratorio è una cosa rara, anche se non unica, dentro il sistema carcerario italiano, quindi molto preziosa.
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Chi ha vissuto l’esperienza ha raccontato di sé e del proprio personale percorso.
Chi ha ascoltato ha espresso la meraviglia per il vedere che poeti si può diventare anche da situazioni inaspettate e pubblicare ed avere ascoltatori e lettori.
L’idea di costruire un ponte tra il dentro ed il fuori, almeno per una sera, si è realizzata proprio man mano che le composizioni venivano lette, con la forza evocativa delle parole delle poesie, ben al di là delle intenzioni e delle spiegazioni.
Associazione G. Lazzati – Luca Zamberletti
Fotografia – Pietro Del Monte