LA NOSTRA VISIONE DI CITTA’ ATTRAVERSO UNO SGUARDO SULLE OPERE PUBBLICHE DEL PROSSIMO TRIENNIO
Premessa
Per San Donato Milanese la prima visione consapevole di città futuribile è senza dubbio ascrivibile a Enrico Mattei che ha voluto fare di San Donato la città dell’ENI. Dalla fine degli anni ‘50 alla fine degli anni ‘70 è stata l’ENI e le sue esigenze di ampliamento, di trasformazione e di welfare aziendale a scandire lo sviluppo della città.
Una seconda visione di città ha iniziato ad emergere negli anni ‘80 quando la classe politica dirigente dell’epoca ha voluto allentare il legame tra il destino dell’azienda e quello della città, San Donato non doveva più essere solo la città dell’ENI, ma doveva diventare un centro di eccellenza a livello nazionale per il terziario avanzato; in questa prospettiva è stato elaborato il Piano Regolatore Generale (PRG) che ancora oggi è la spina dorsale del Piano di Governo del Territorio (PGT).
Questa visione di città è ormai una realtà, oggi infatti San Donato, oltre al centro direzionale di ENI, nonché di Snam Rete Gas società ora completamente indipendentente, ospita le sedi legali e/o operative di BMW, Unipol, Metro Cash&Carry, Canon e altre.
La presenza di queste grandi aziende e l’afflusso di numerosi addetti ha fatto nascere e sviluppare attorno a San Donato una intensa rete infrastrutturale ed una importante serie di servizi i cui fruitori risiedono in un raggio molto più allargato di quello cittadino: Ospedale, Omnicomprensivo, M3,…