Grande successo di pubblico per la mostra allestita al Castello di Zivido dal Comitato Cultura Locale
È stata una mostra “da Giganti”, è proprio il caso di dirlo, quella che in centinaia di persone hanno deciso di visitare nei weekend del Cinquecentenario. Esperti e curiosi, anziani ma anche giovani, intere famiglie e rappresentanze internazionali, un pubblico vasto e eterogeneo si è messo in coda all’ingresso del Castello di Zivido. I conti del giorno dopo restituiscono un dato entusiasmante: più di cinquecento visitatori in 4 giorni effettivi di apertura.
«Sono cifre significative per San Giuliano» sottolineano Cristina Tosi e Valeria Dainese, curatrici dell’allestimento «accostare reperti storici e opere contemporanee è stata una scelta vincente. Alcuni semplici effetti scenografici (in una location che di per se’ è già molto suggestiva) hanno colpito i visitatori e in molti sono tornati portando amici e parenti, per mostrare loro con orgoglio il proprio patrimonio culturale. Vedere come una mostra possa accrescere il senso d’identità di una comunità è stata per noi un’esperienza unica» E c’è chi come Pierino Esposti, che la rievocazione “Ritornano i Giganti” l’ha inventata, che è addirittura arrivato alla commozione: «Escono tutti contenti, proprio tutti!» non smetteva di ripetere osservando le espressioni dei visitatori all’uscita della mostra e rileggendo la poesia che Mister Caos (talentuoso poeta di strada di San Donato Milanese) ha composto ascoltando i suoi racconti.
«C’è stata una grande partecipazione anche delle famiglie dei ragazzi che lo scorso anno scolastico hanno seguito i laboratori didattici del Comitato» aggiunge Clara Calabrese, che di mestiere è insegnante «per esperienza posso dire che una buona mostra può essere un valido supporto all’insegnamento, per questo ho sposato da subito l’idea di realizzare questa esposizione».
Don Emanuele Kubler Bisterzo e Cristiana Amoruso (presidente del Comitato), che nei giorni della mostra hanno guidato il pubblico nella visita e curato i rapporti con le autorità locali e internazionali, al termine dell’evento sono stanchi ma soddisfatti: «Vedere i nostri concittadini riscoprire i propri luoghi e la propria storia è stata la soddisfazione più grande, ma sentire noi e i nostri collaboratori parlare in inglese, tedesco, francese (e anche spagnolo!) per accogliere i visitatori stranieri ci ha lasciato senza parole. Il nostro territorio ha grandi potenzialità e concittadini in gamba in grado di valorizzarle. La gente ha sete di cultura e se è vero che i soldi spesso mancano, unire gli sforzi in unico progetto evita inutili dispersioni di risorse ed energie. Siamo partiti come sette persone legate a organizzazioni differenti e siamo diventati un solo gruppo con un unico obiettivo condiviso. Obiettivo che abbiamo centrato in pieno. Ci auguriamo che questa esperienza serva d’esempio per il futuro e possa segnare l’inizio di nuove collaborazioni con pubblici o privati. Noi ci siamo e siamo disponibili. Il lavoro del Comitato non finisce certo qui».