L’esecutivo sandonatese ha approvato il progetto definitivo che cambierà il volto al quartiere d’ingresso a sud della città, con interventi su marciapiedi, piazze, viabilità e attraversamenti
Inizia il conto alla rovescia per la riqualificazione di Certosa. Nei giorni scorsi la Giunta sandonatese ha dato il via libera al progetto definitivo per la rimessa a nuovo del quartiere, mettendo sul piatto risorse per 1 milione e mezzo di euro e dando dunque il la a un intervento molto atteso, che dovrebbe avviarsi entro la fine dell’estate con la prima tranche di lavori. Le pratiche di gara saranno espletate nelle prossime settimane, dopo di che scatteranno i tre mesi di rito per la conclusione dell’incanto e l’assegnazione delle opere.
«Contiamo di iniziare i lavori tra agosto e i primi di settembre – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Battocchio – per poter concludere il tutto, come da cronoprogramma definito dall’Ufficio Tecnico, entro l’estate del 2017. Certosa cambierà radicalmente volto, sia in termini urbanistici, sia di mobilità e qualità della vita».
Il progetto Certosa 30 e lode parte da lontano. È stato avviato infatti nel 2013 attraverso un percorso che si è affinato sulla base delle richieste avanzate dai cittadini del quartiere e si è quindi sviluppato in due sotto-progetti: la riqualificazione di Certosa e dei suoi marciapiedi, nonché dei sensi unici, e la riqualificazione della porta di accesso da sud dalla via Emilia, con interventi sul grande rondò che connette piazza Tevere a via Morandi. L’intervento ha come obiettivi principali la riduzione della velocità con introduzione di un’unica “zona 30” in tutta Certosa, attraverso adeguate sistemazioni fisiche degli spazi stradali; la riduzione dei volumi di traffico, con la riorganizzazione della rete stradale (eliminazione del tratto iniziale di via Ticino per unire i due parchi e inversione del senso di marcia in via Volturno); la disincentivazione del traffico di attraversamento con l’eliminazione dei percorsi rettilinei diametrali aperti alle auto e la riduzione del numero delle “porte” di ingresso all’isola. Saranno facilitati i percorsi dei pedoni e dei ciclisti e potenziate le aree verdi, eliminate le barriere architettoniche, ridisegnati marciapiedi e incroci, con l’inserimento di rallentatori.
«Accanto alla riqualificazione di Certosa – prosegue l’Assessore Battocchio – si è voluto estendere l’intervento anche alla via Emilia: un’opera di riqualificazione di Certosa non poteva prescindere dalla riorganizzazione della viabilità di accesso a San Donato da sud, dando anche a questa porzione di via Emilia quella “dignità urbana” che è propria di tutte le altre parti della città».