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Un mese contro gli stereotipi di genere

L’Amministrazione comunale promuove un progetto di sensibilizzazione per adulti e ragazzi

Troppo spesso i libri per l’infanzia assecondano luoghi comuni e cliché che limitano il potenziale creativo di bambini e bambine. Per favorire un’educazione più rispettosa dei nostri giovani e, di conseguenza, uno sviluppo più equilibrato della nostra società, nel mese in cui ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Assessorato Tempi e Organizzazione di Vita e l’Assessorato Istruzione e Cultura promuovono un mese di riflessione sull’identità di genere.

Gli studenti di San Donato andranno A scuola di parità (un progetto formativo volto a stimolare il loro spirito critico su questa tematica) mentre gli adulti potranno scegliere tra una serie di momenti di approfondimento dedicati alla lotta contro la violenza sulle donne. Il primo appuntamento sarà questa sera al cinema-teatro Troisi, dove andrà in scena Ferite a morte. Lo spettacolo, scritto e diretto da Serena Dandini, porta alla ribalta storie di cronaca e indagini giornalistiche per dare voce alle donne che hanno perso la vita a causa di compagni violenti. Interprete dei testi sarà Lella Costa che tornerà a calcare la scena del nostro teatro a 15 anni dalla sua prima esibizione in città, avvenuta proprio nel giorno di inaugurazione del palco cittadino (8 aprile 1998). Da sabato 23 novembre a martedì 14 dicembre sarà invece possibile visitare Chi è il maestro del lupo cattivo?, percorso iconografico ideato dal fotografo Ico Gasparri per denunciare l’influenza dei media e dell’industria pubblicitaria nella diffusione di un’immagine femminile distorta. Infine, giovedì 28 novembre, presso Cascina Roma, il libro Non lo faccio più di Cristina Obber offrirà lo spunto per alimentare un dibattito sulla visione della donna e del suo ruolo nella società contemporanea.

«Per affrontare una tematica così drammatica e attuale – dichiara l’Assessore Chiara Bacchiega – abbiamo deciso di promuovere un’azione corale, coinvolgendo diversi ambiti dell’Ente per veicolare il messaggio in modo trasversale alla comunità. L’azione “educativa” del progetto si rivolge agli studenti, alle loro famiglie e, più in generale, a ogni singolo sandonatese, nel tentativo di fare della nostra città un esempio di tolleranza e rispetto dell’identità di genere».

«Quando si vanno a toccare problematiche così importanti – sottolinea l’Assessore Chiara Papetti – arte e cultura possono avere un ruolo cruciale. Per questo, nel promuovere il progetto, abbiamo pensato di utilizzare il media artistico (la fotografia, il teatro, la letteratura) per stimolare il senso critico e veicolare contenuti educativi, contrapponendolo alle immagini commerciali che propongono quei modelli stereotipati da cui ci vogliamo allontanare».

 

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