C'era un'orchestra ad Auschwitz
Giovedì 26 gennaio , in sala Previato, organizzato dall'Amministrazione Comunale- Assessorato alla Cultura – per il giorno della Memoria, è andato in scena "C'era un'orchestra ad Auschwitz" . Ispirato al libro di Fania Fénelon, e messo in scena dalla compagnia teatrale Alma Rose', che ha al suo attivo 20 anni di attività, e per questo nel 2016 ha ricevuto la civica benemerenza della Città di Milano.
Fania Fenélon (vero nome Fania Goldstein) fu deportata in Germania e incarcerata a Auschwitz nel Gennaio del 1944 perchè accusata di avere contatti con la Resistenza francese e per le sue origini ebraiche. Poiché sapeva cantare e suonare il pianoforte, (era pianista e cantante di cabaret) entrò fortunatamente (le salverà la vita) a far parte dell' orchestra femminile del campo, l'unica orchestra femminile mai esistita in tutti i campi di concentramento della Germania, voluta dalle SS con il compito di accompagnare le detenute al lavoro, e "accogliere" ogni nuovo arrivo di deportati.
Gli eventi di quel tragico anno li racconterà nel suo diario "Ad Auschwitz c'era un' orchestra", scritto molto più tardi, dopo la sua liberazione. La direttrice di quell'Orchestra era la giovane Alma Rosé, violinista tedesca d’origine ebraica, nipote di Gustav Mahler, compositore e direttore d'orchestra austriaco. Fino al suo arresto la Rosè aveva frequentato gli ambienti intellettuali europei e i più celebri musicisti dell’epoca, esibendosi con l'allora marito, un famoso violinista, e aveva diretto un'orchestra di signorine, la raffinata Wiener Walzermädeln che lei stessa aveva creato e con la quale si era esibita ì in tutta Europa.
Quando questo sembrava fosse stato ottenuto, dopo una grande esibizione, muore improvvisamente. Probabilmente avvelenata per gelosia. La Fenélon riescì a salvarsi per un pelo, e quando si fu ripresa, raccontò in questo libro le atrocità che vide durante la sua permanenza ad Auschwitz.
Le fotografie proiettate prima della rappresentazione suscitano sempre un grande silenzio e grande commozione.
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