Si è conclusa domenica una mostra fotografica all’insegna della natura per riscoprire un bene così prezioso come il parco Carengione che si trova a Peschiera Borromeo e che unisce più frazioni.
Perché una mostra sulla natura? Un modo per ritornare alla natura, per valorizzare un bene che abbiamo sotto gli occhi e che dimentichiamo di avere. Molte persone si sono aggirate alla mostra, attratte dalle foto, dai colori, dalle immagini, dalle parole. Un via vai in un fine settimana qualunque per richiamare l’attenzione su un pezzo della nostra storia, una parte di noi peschieresi.
L’obiettivo è quello di far conoscere a tutti il Carengione, di avvicinare sempre più persone alla natura.
Perché non inforcate la vostra bicicletta e non fate una bella pedalata immergendovi nel parco a pochi passi da Milano? Un toccasana che ritemprerà il vostro essere… provare per credere!
Carla Paola Arcaini
Qualche cenno sul carengione
Fonte : estratto di articolo di Walter Ferrari, Presidente dell’Associazione naturalistica Carengione
Il Carengione è un’area di interesse naturalistico estesa circa 23 ettari, che si trova nel territorio di Peschiera Borromeo, tra le frazioni di Bettola, Mezzate e San Bovio, caratterizzata dalla presenza di dense fasce boscate, con prevalenza di essenze forestali autoctone.
L’origine del nome sarebbe da ricercarsi nel termine “cariggio”, che in dialetto milanese equivale a “carice”, una pianta palustre con foglie verdi-azzurrognole e fiori bruni, tipica delle zone ombreggiate e umide. Il carengione è stato soggetto a diverse modifiche negli anni.
Nel 2000 il Parco Agricolo Sud Milano ha incluso il Carengione tra gli ambiti a “Parco Naturale”, iniziando un percorso di riqualificazione, attraverso l’acquisizione di due superfici di circa 6 ettari, con la realizzazione di un bosco di essenze autoctone (12.600 nuove piante) e uno stagno temporaneo per anfibi che vi depongono le uova nella tarda primavera.
Nel periodo autunno/ inverno, essendo legato alle oscillazioni della falda, in alcune annate si prosciuga.
Il Carengione è oggi un piccolo, incontaminato cuore verde, un’area inaspettata nella pianura, caratterizzata da una boscaglia impenetrabile, intervallata da stagni, dossi e rilievi, circondata da spazi aperti e pianeggianti. Dai sentieri curati, adornati da arcate di alberi e dalle fronde argentee del salice bianco, si osserva il folto bosco di aceri, carpini, ontani, farnie, ciliegi silvestri, noccioli, olmi, sambuchi e biancospini. La grande varietà di piccoli ambienti e l’alternanza di spazi aperti e di fasce alberate garantiscono anche una notevole ricchezza e varietà di animali come l’airone cinerino, il germano reale, le gallinelle d’acqua, le lepri e i fagiani, mentre dove ristagna l’acqua, si formano piccole paludi con canneti.
Recenti studi hanno evidenziato un interessante popolamento floristico che conta ben 300 specie di piante, tra cui alcune rare nella pianura milanese. Tra le specie più interessanti si riscontrano l’anemone bianca (Anemone nemorosa), la carice ascellare ( Carex remota), la felce maschio (Dryopteris filix-mas), il garofanino minore (Epilobium parviflorum), il giaggiolo acquatico (Iris pseudoacorus).