Hanno invitato uno dei massimi esponenti di Storia contemporanea dei Paesi arabi, all’Associazione araba Sabil, sabato pomeriggio 13 gennaio, il Prof. Massimo Campanini, -già Docente di Civiltà islamica, di Storia contemporanea dei Paesi arabi, di Storia dei paesi islamici –
per parlare di Corano, ma soprattutto della sua interpretazione, che è la parte più difficile, e che a volte genera incomprensioni che possono sfociare in problemi più grandi.
Forse proprio questi aspetti, che a noi generano paura, soprattutto da qualche anno a questa parte, hanno attirato le tante persone presenti, molti i giovani, nel grande salone dell’Associazione di via Marzabotto. Essa non è nuova all’organizzazione di queste conferenze, tese a facilitare la conoscenza del mondo islamico, con i suoi usi e costumi, e anche la loro religione, ai cittadini sangiulianesi.
L’argomento non era della più facile comprensione, anche per la difficoltà di riassumere certi concetti in un tempo limitato, ma lui cel’ha messa tutta a utilizzare un linguaggio comprensibile ai presenti. D’altro canto, Interpretare il Corano è difficile quanto lo è per gli altri libri fondamentali delle altre due religioni monoteiste: la Torah per la religione ebraica e la Bibbia per la religione cristiana. “La difficoltà maggiore nasce dalle traduzioni di questi libri, scritti in lingue del tempo, e per le persone dei tempi in cui furono scritti”. Si ricordi che il Corano secondo la tradizione islamica sunnita e sciita fu trasmesso da Dio tramite l’angelo Gabriele, che lo trasmise oralmente a Maometto per essere poi trascritto da vari compilatori nell’ arabo del tempo: si parla di circa 1.500 anni fa! “Pochi sono in grado di comprendere e tradurre i testi e i vocaboli originali, e ciò ha un peso importante nella comprensione del significato”.
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Redazione RecSando Angela Vitanza
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