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IL PASSAGGIO DELLA DISCORDIA

Via Emilia, al confine con San Giuliano. Dopo la rotonda di Certosa, prima di entrare nel territorio del comune limitrofo, si trova questo passaggio pedonale che consente agli abitanti di Certosa di accedere direttamente allo store OVS, al supermercato Billa e al parco Nord di SGM senza dover andare fino al semaforo della rotonda (quello dove è recentemente avvenuto il tragico incidente nel quale è deceduta una nostra concittadina) oppure a quello di Borgolombardo (che consente in sicurezza solo l’accesso al parco, dato che manca il marciapiede).

Passaggio da sempre poco segnalato, illuminato da un lampione ma senza nessuna luce mirata a illuminare le strisce, con solo qualche riga bianca di avviso di decelerazione. All’insediamento della nuova Giunta, nel 2012, il Comitato Quartiere Certosa aveva già chiesto di mettere in sicurezza questo passaggio. Dopo un anno e mezzo, il Comitato Di Vittorio/Parri/Certosa è tornato a chiedere le stesse cose, con un documento che è stato protocollato ed illustrato in una riunione con il Sindaco, alla quale era presente anche l’Assessore alla Sicurezza Battocchio. Nel documento, tra le altre cose, si legge testualmente: “Chiediamo anche che venga messo in sicurezza l’attraversamento pedonale all’altezza dell’”Oviesse”, creando un apposito spartitraffico a metà carreggiata che consenta la sosta dei pedoni e la relativa illuminazione notturna con tutta la segnaletica del caso; nell’immediato chiediamo che sia subito rifatta la segnaletica orizzontale, in quanto le “strisce” sono quasi del tutto sbiadite, e l’apposizione di opportuna segnaletica verticale.” Bene, qual’è stato il risultato? Il passaggio è stato maldestramente cancellato con un po’ di vernice nera, come testimoniano le foto che pubblichiamo.

Senza tenere in nessun conto le indicazioni del Comitato, si è tolto a sorpresa un passaggio pedonale utile non solo per attraversare, ma anche per limitare la velocità di chi entra in San Donato da sud, senza nè consultare nè avvisare i cittadini, senza fornire loro un’alternativa e, per di più, creando una situazione ancora più pericolosa di quella già esistente. Già, perchè ora il passaggio è cancellato ma si intravede ancora, soprattutto controluce, e la segnaletica verticale non è stata tolta. Inoltre sono ovviamente rimasti gli inviti, scivoli e quant’altro, che invogliano i pedoni ad attraversare comunque. Una situazione ibrida che, in caso di incidente, potrebbe creare anche un contenzioso non da poco con l’Ente pubblico, senza calcolare il danno più grande, quello alle persone eventualmente coinvolte.

Insomma, l’intento di avvicinare il quartiere Certosa al resto di San Donato, come dichiarato in campagna elettorale,  resta una chimera e segna addirittura un passo indietro. Così come il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte che li riguardano. Coinvolgimento che avrebbe dovuto concretizzarsi in Consulte territoriali, finora non avviate, e nel continuo dialogo tra comitati e Amministrazione, dialogo che finora pare funzionare solo a senso unico, in quanto manca il feedback da parte dell’Ente e, come quest’ultimo episodio conferma, vengono prese decisioni in contrasto con quanto chiesto dal Comitato senza confronto e senza giustificazioni di sorta. Un meccanismo, quello della partecipazione, che era sembrato avviarsi bene, anche con l’istituzione dell’Assessorato ai Quartieri (detenuto da Gianfranco Ginelli) e che ora sembra incepparsi in modo pesante.

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