Ancora un tutto esaurito al Teatro Sandonatese per il ritorno sul palcoscenico della Compagnia Teatrale Amatoriale Sangiulianese “I Semper Giuvin”.
Nell’ultimo anno ci sono stati dei cambiamenti nel cast, ma questo non ha causato grossi scossoni al fine dei loro propositi: sostenere economicamente altre associazioni che a loro volta, con l’ausilio di numerosi volontari, aiutano concretamente il prossimo. Perchè comunque, ci sono sempre spese da affrontare per mantenere un’associazione.
Non è invece cambiato lo storico sponsor della Compagnia, la Ditta Russo Nicola,serramenti e mobili, che cura gli ambienti e gli arredi dove si svolgono le esilaranti gag dei protagonisti.
La Fabbrica del Tubo, andata in scena giovedi sera, porta l’attenzione sul cambiamento degli atteggiamenti che talvolta le persone assumono dopo che la loro vita cambia in meglio. La differenza la fa….l’Umiltà. Si, perchè spesso dipende da quanta se ne possedeva prima, e quanta se ne conserva dopo.
Nella storia, Antonio (Il Semper grand Virginio) o Tony come lo chiama la cognata Matilde ( Wilma) che vive di riflesso la neo ricchezza della sorella Renata ( Giorgia), dopo aver fatto la gavetta da giovane insieme alla moglie, raccogliendo con un carretto lattine, pian pianino mette su una fabbrichetta: con le lattine ci fabbrica tubetti, tipo quelli del dentifricio. Sviluppa lo stabilimento e diventa un piccolo industriale. E le due vite si dividono, per modo di dire. La moglie cresce i figli, ne vizia due su tre, lascia i panni della straccivendola che era per indossare abiti di lusso, anche in casa per la vita domestica!!!!. Mantiene la sorella e supporta i vizi dei due figli spendaccioni Luigi (Mario) e Alesandra (Lina). E assume una cameriera, Giovanna (Rachele)trattandola spregiatamente da serva oca. Insomma si dimentica del tutto chi fosse lei prima.
VIDEO
Antonio, rimasto sempre con i piedi per terra e umile nei suoi atteggiamenti, mal sopporta i modi della moglie che lo mettono in ridicolo tra i suoi conoscenti e decide di cedere la ditta ai suoi dipendenti. Mette al corrente della sua decisione l’unica figlia Isabella (Marzia) che gli somiglia in sobrietà, e prende scherzosamente in giro la famiglia che approfitta della sua posizione, elargendo ancora qualche assegno. Purtroppo qualche errore dell’inizio torna a galla e gli costa caro. I loro beni vengono pignorati per pagare i debiti. L’Ufficiale giudiziario (Angelo) gli lascia giusto quel carrettino con cui avevano iniziato. Chissà che non serva per ricominciare. E Tony, colpito da un malore, pensa che malgrado tutto l’importante è essere ancora insieme con la famiglia. E questa è la morale che lasciano agli spettatori.
Il ricavato della serata di San Valentino, è andato alle due Associazioni sandonatesi che ne hanno anche curato l’organizzazione: l’A.V. O – Associazione Volontari Ospedalieri – e l’Associazione “Aiutiamoli a Vivere” nata doppo la tragedia di Chernobyl, che annualmente ospita un gruppo di ragazzi provenienti dalla città Ucraina in cui nel 1986 si scatenò l’infernale esplosione nella Centrale nucleare. Gli effetti devastanti delle radiazioni purtroppo sono destinati a durare ancora a lungo, anche negli eredi di coloro che la vita la persero subito.
Il filmato è un collage dei diversi momenti della rappresentazione. Per invogliarvi ad assistere alla prossima esibizione, senza avervi svelato tutti i retroscena.
Redazione RecSando Angela Vitanza
Gli articoli di RecSando / Bicipolitana Network sono in linea grazie alle Convenzioni con gli esercizi commerciali che aderiscono al progetto #BikePoint La mappa interattiva dei #BikePoint presenti sul territorio, viene costantemente aggiornata [visita la #MapHub] Diventa #BikePoint, compila il modulo di adesione
SCONTI E VANTAGGI AI SOCI DI RECSANDO / BICIPOLITANA NETWORK – DIVENTA SOCIO