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Due alberi per due modelli di umanità

Venerdì, il Giardino dei Giusti accoglierà una nuova coppia di piante simboliche

Anche quest’anno, la città di San Donato dedicherà due alberi ad altrettanti uomini Giusti che, con atti di coraggio, pace e determinazione, sono diventati un modello di umanità. La cerimonia d’intitolazione – in programma venerdì 24 maggio, alle 17, nel Giardino dei Giusti di via Maritano (accanto alla caserma dei Carabinieri) – attribuirà a Emilio Lavagnino, critico d’arte che mise in salvo dai trafugamenti nazisti e dai danni bellici molti beni culturali, e Khaled al-Asaad, direttore del sito di Palmira trucidato dall’Isis nel 2015, il riconoscimento di Giusti del patrimonio artistico.

Per ognuno dei nuovi giusti – individuati dai ragazzi del Liceo Primo Levi nell’ambito del progetto dedicato alla Memoria e ai Giusti del presente – sarà anche collocata una targa celebrativa, svelata alla presenza delle autorità locali, del corpo scolastico e dei rappresentanti dell’associazione Gariwo. Per ricordare le azioni esemplari dei due studiosi, interverranno Maria Teresa Grassi, docente dell’Università degli Studi di Milano, e Vincenzo Tschinke, nipote di Emilio Lavagnino.

Il programma del pomeriggio (che si svolgerà anche in caso di pioggia, presso il bar “Il Pontile”, fatta eccezione per la messa in sede delle piante) prevede anche la premiazione del concorso scolastico di scrittura Oltre i confini. Consegnerà i riconoscimenti ai primi classificati lo scrittore Gino Marchitelli.

 

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