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continua la battaglia dell’Ente per il rientro del patrimonio conferito a Genia

IL COMUNE SI OPPONE AI PROVVEDIMENTI DEL TRIBUNALE: continua la “battaglia” dell’Ente per il rientro del patrimonio conferito a Genia

San Giuliano Milanese, 3 luglio 2019 – Il Comune di San Giuliano Milanese non si arrende e ricorre al Tribunale Fallimentare in opposizione alla pronuncia del Giudice Delegato che, lo scorso 14 giugno, ha dichiarato inammissibili le quattro proposte di concordato presentate dall’Amministrazione relative ai fallimenti di Genia S.p.A. e delle società collegate. Nella Delibera approvata dalla Giunta, infatti, vengono esplicitate alcune criticità quali: “..l’intepretazione data dal Giudice al parere del comitato dei creditori e la carenza di “mediazione…per favorire l’incontro delle parti in un’ottica di confronto dialettico costruttivo” in virtù dello “..scenario conseguente all’inammissibilità del concordato”, ovvero un patrimonio immobiliare abbandonato a se stesso e non facilmente collocabile sul mercato.

Questo il commento del Sindaco, Marco Segala: ”La scelta di opporsi alla decisione del Tribunale è un altro atto in linea con l’obiettivo di fare tutto il possibile per recuperare l’intero patrimonio pubblico a suo tempo conferito a Genia SpA. Non appena ricevuta la notizia del pronunciamento negativo del Tribunale di Lodi, abbiamo avviato una serie di incontri finalizzati proprio a individuare le possibili risposte e le azioni più efficaci da mettere in campo. Da questo serrato confronto, è maturata la decisione di procedere alla presentazione di un reclamo contro i provvedimenti di inammissibilità disposti dal Giudice per tutte e quattro le proposte di concordato fallimentare.

I nostri legali, che hanno dato la propria disponibilità a seguire anche questo filone del procedimento legato alla questione Genia, si stanno occupando di preparare il provvedimento con le motivazioni a suffragio della nostra richiesta.
Auspichiamo ancora una volta che tutti i soggetti coinvolti comprendano l’importanza della posta in palio e soprattutto la rilevanza oggettiva che per una città rivestono beni pubblici fondamentali quali le scuole, i campi sportivi, le case popolari e gli altri edifici pubblici che da troppo tempo non sono nella disponibilità della comunità sangiulianese”.

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