Maggio 2020, San Giuliano Milanese: nasce un comitato di associazioni e cittadini per salvaguardare la funzione pubblica del bene Rocca Brivio, ex residenza nobiliare dei marchesi Brivio Sforza
Alcune delle Associazioni che il 10 marzo 2020 avevano sottoscritto un Appello ai Sindaci di San Donato M.se, San Giuliano M.se e Melegnano hanno dato vita a un comitato a difesa del complesso storico-architettonico Rocca Brivio e delle sue pertinenze. L’appello chiedeva alle Amministrazioni un incontro per valutare le varie possibilità, a fronte di una serie di proposte pratiche avanzate, ed addivenire a soluzioni operative per rilanciare la funzione sociale, culturale e ambientale della Rocca e scongiurare così la messa all’asta con svendita di un bene così prezioso per la comunità, per il Parco Agricolo Sud Milano, per il Basso Milanese, per l’intera Città Metropolitana e oltre.
LA SITUAZIONE
Nel 1979 l’Associazione Roccabrivio e i Comuni di San Donato Milanese, San Giuliano Milanese e Melegnano decisero l’acquisizione del complesso monumentale per garantire un uso prevalentemente pubblico della Rocca.
L’attuale proprietà, la società Rocca Brivio Sforza Srl (i cui soci proprietari sono Cap Holding, i comuni di San Donato, San Giuliano, Melegnano e l’Associazione Roccabrivio), ha deliberato di impegnare la Liquidatrice alla costituzione di una Fondazione di partecipazione che abbia tra i suoi fini anche la conservazione e la valorizzazione del Complesso Monumentale. Nell’ultima Assemblea dei Soci, tenutasi il 6 aprile scorso, si è deciso di posticipare sino al 30 giugno il termine di presentazione delle manifestazioni di interesse riguardante la fondazione, in quanto il periodo che stiamo attraversando dal mese di febbraio, a causa del Covid19, rende difficoltose e lunghe le procedure. Qualora non dovessero pervenire progetti validi entro il 30 giugno 2020 la Residenza seicentesca e le sue pertinenze saranno posti in vendita.
INTERVENTI FATTI IN QUESTI ANNI PER LA MESSA IN SICUREZZA DI ROCCA BRIVIO:
Ingenti somme sono state dirottate per la messa in sicurezza e la ristrutturazione di molte aree della parte nobile della proprietà, la quale versava in precarie condizioni e a rischio crolli, come il tetto e la volta dell’ingresso principale. Da ricordare anche l’acquisizione del finanziamento regionale Frisl, utilizzato per il primo intervento di ristrutturazione delle sale nobili, per i lavori di rifacimento del tetto del palazzo e il recupero del sottotetto, per la realizzazione del parcheggio cofinanziato dalla Fondazione Cariplo e innumerevoli lavori di manutenzione. Questi lavori, soprattutto il rifacimento del tetto, hanno garantito la messa in sicurezza del tetto e di un’ampia area della Rocca.
DIVERSA E’ LA SITUAZIONE DELLE PERTINENZE:
Le pertinenze esterne sono in stato di abbandono e in condizioni preoccupanti. Tra esse ben due mulini ad acqua, Il Mulino Ippolito che ha subito crolli negli ultimi 20 anni e il Mulino della Valle in parte crollato recentemente. Il complesso rurale, la Corte Dezza, abitata sino a qualche anno fa, mostra cedimenti verso la parte ovest ed è stata quindi recintata. Anche la cinta muraria del grande parco del castello Brivio Sforza si trova in cattive condizioni, con punti dai quali si può accedere dall’esterno in seguito a crolli avvenuti in questi anni.
Eppure anche queste parti hanno un importante valore storico e paesaggistico: ricordano importanti attività agricole e rurali (tra cui i due mulini) che garantivano forniture alimentari e ricchezze ai marchesi. Proprio queste pertinenze potrebbero, in caso di vendita, rischiare l’abbattimento in quanto degradate per poi avere una ricostruzione con possibile aumento della volumetria.
SALVIAMO ROCCA BRIVIO
IL COMITATO ritiene che l’acquisizione fatta nel 1979 dai 3 Comuni per garantire l’uso pubblico della Rocca non vada svenduta anche alla luce del fatto che, grazie a denaro pubblico (diversi milioni di euro), il bene è in buona parte in sicurezza. Pertanto intende, come prima azione, chiedere un incontro con le proprietà (i 3 comuni e Cap holding) perchè il termine di chiusura del bando di gestione al 30 giugno venga posticipato. Intende anche agire attivamente nella ricerca di un possibile gestore e fare proposte per valorizzare il ruolo di Rocca Brivio come polo attrattivo della fruizione e cultura del territorio.
ASSOCIAZIONI FONDATRICI E ADERENTI AL COMITATO SALVIAMO ROCCA BRIVIO:
WWF Martesana Sud Milano, Legambiente, Italia Nostra Milano Sud Est, l’Associazione Culturale Orizzonte, l’Associazione per la salvaguardia e la valorizzazione di Viboldone, l’Associazione Culturale Amici di Carlotta, Associazione Rocca Brivio, gli Stati Generali dell’Ambiente nel Lodigiano, l’Osservatorio permanente contro il consumo di suolo e per la tutela del paesaggio del Sud Est Milano, AGESCI Borgolombardo1, MASCI Borgolombardo1, GreenSando e a riunione inoltrata l’Associazione per i Vivai ProNatura e l’Associazione N>O>I (Network > Organizzazione > Innovazione) con il suo dipartimento “Ecomuseo della Vettabbia e dei Fontanili”, Slowfood Milano. Presente la Consulta delle Associazioni Culturali di San Giuliano Milanese.
Costituzione di un comitato Salviamo Rocca Brivio
Sabato 23 maggio 2020 le suindicate Associazioni concordano nel costituire il COMITATO SALVIAMO ROCCA BRIVIO avente le seguenti finalità:
1. lavorare per mantenere pubblico il complesso monumentale e le pertinenze di Rocca Brivio;
2. scongiurare la vendita e protrarre i termini per il bando;
3. collaborare con la proprietà nella ricerca di un’organizzazione che si occupi della gestione della Rocca garantendo anche la sua specificità di luogo culturale aperto ai cittadini;
4. sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di tutelare questo luogo;
5. contribuire alla campagna di Rocca Brivio come luogo del cuore del FAI;
6. elaborare progetti che valorizzino la Rocca, luogo di storia, arte, cultura, ambiente, incontro.
Al Comitato potranno aderire tutte le realtà e i cittadini che condividono questi scopi
SIAMO IN ATTESA DI ALTRE ADESIONI
COME ADERIRE
Si potrà aderire inviando una email al seguente indirizzo di posta elettronica specificando nome, cognome, contatti e se referenti di una associazione: comitato.