La ristrutturazione di via Di Vittorio, avviata sotto la giunta Taverniti, come sappiamo non ha mai riscontrato i favori degli abitanti della via. I “paletti storti”, cioè i dissuasori della sosta usati al posto dei soliti archetti, sono sempre stati giudicati pericolosi, sia per gli spigoli appuntiti, sia per la loro collocazione. La mancanza di ortogonalità, poi, non è mai stata digerita, così come quella dei lampioni, e viene considerata una bizzarria inutile. Ma ciò che più infastidisce è forse la pavimentazione dell’area di largo Impastato e della zona prospiciente la posta. Bella come materiale ma posata male, tanto che il Sindaco seguente, Mario Dompè, dovette intervenire per rifarne diversi tratti.
Ora il problema si ripete: gli elementi posati a sabbia con la pioggia che si infiltra nel sottofondo, si muovono, si alzano e diventano un pericolo per i pedoni ma anche per le automobili. La complanarità del manto stradale non è più assicurata. Il Presidente del Comitato Di Vittorio/Parri/Certosa si è così attivato per segnalare il caso al Comune, con una lettera che metteva in evidenza la pericolosità della situazione e chiedeva immediati interventi almeno per ripristinare un minimo di sicurezza. La risposta da parte dell’Ufficio Tecnico è stata celere. Nel mese di marzo, piogge permettendo, la pavimentazione verrà rimossa e sostituita con un manto di asfalto. Nel frattempo viene assicurato che ci saranno interventi di sistemazione delle singole piastrelle sollevate. Soddisfazione è stata espressa dal Presidente del Comitato, Italo Scardovelli, che però stigmatizza come, in attesa dei piccoli interventi di manutenzione, non sia stata posta in loco nemmeno una segnaletica di pericolo, soprattutto nei punti più ammalorati. Anche la posa di una lastra di metallo a copertura delle irregolarità potrebbe aiutare ad evitare cadute accidentali dei pedoni o danneggiamenti alle automobili in transito, dichiara il Presidente, ma finora non si segnalano interventi in questo senso.