Tracce genetiche di Renata Vago sulla carrozzeria del bus. Si avvicina il processo per l’autista.
Si fa maggiore luce sullo scontro del 4 novembre.
Sarebbe stato l’autobus a uccidere Renata Vago, la 65enne morta lungo la via Emilia il 4 novembre 2013: le tracce organiche trovate sul bus della linea 140 sono le sue. Lo hanno stabilito le analisi genetiche disposte dal pm Silvia Perrucci. Di conseguenza il 51enne E.T., quel giorno alla guida dell’autobus, andrà molto probabilmente a processo.
Per lui l’accusa è di omicidio colposo, mentre è caduta quella di omissione di soccorso. I passeggeri del bus, infatti, hanno tutti sostenuto che nessuno si era accorto di niente.
La dinamica del resto è fitta di misteri perché mancano le telecamere sull’incrocio che Renata Vago stava attraversando a piedi. Si è riusciti a capire soltanto che il bus arrivava dalla sua stessa direzione, da via Morandi. Non si sa però se fosse scattato il rosso o il verde.
Anche la testimonianza di una persona che è arrivata in auto all’incrocio tre minuti più tardi non ha aiutato a dipanare la matassa definitivamente.