Lettera aperta della consigliera PD del Comune di San Giuliano, dopo che martedì non ha partecipato al voto della mozione presentata dal consigliere della Lega Nord Rizzi in cui si chiedeva la chiusura del Centro Culturale Islamico Sabil, in quanto il marito ne fa attivamente parte.
“L’affermarsi delle differenti religioni pone quotidianamente le istituzione di fronte a casi che riguardano la vita concreta personale e familiare dei cittadini italiani , comunitari e no.
Anche di fronte a situazioni ordinarie delle vita umana come l’alimentazione , o a fatti reali di esigenze come le sepolture dei propri defunti , ci si può trovare dinanzi all’esigenza di assicurare
l’esercizio del diritto di libertà religiosa .
Questa libertà religiosa a volte muove una reazione data dalla /non conoscenza dell’ altro. E l’ istituzione più vicina ai cittadini , cioè il comune, è chiamata a svolgere il ruolo fondamentale di integrazione e normalizzazione delle situazioni rispetto alle diverse anime della cittadinanza che vive nel proprio territorio .
Un ruolo quindi che trova il suo punto di forza nei principi e nelle garanzie costituzionali per una convivenza pacifica e rispettosa delle esigenze più profonde dei singoli e delle comunità familiari e sociali nel nostro territorio .
La libertà religiosa si collega strettamente con il principio di non discriminazione all’articolo 3 della nostra costituzione che assicura la pari dignità sociale, senza distinzione di sesso, razza, religione e opinione politica.
E’ opportuno ricordare che l’ordinamento internazionale, l’ordinamento comunitario integrato agli ordinamenti nazionali, affrontano con specifiche disposizioni legislative il divieto di discriminazione religiosa
Con la legge Mancino del 25 giugno 1993,concernente le misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa, si è introdotta una disposizione -articolo 1 – volta a perseguire con la reclusione da 6 mesi a 4 anni di chi in qualunque modo, inciti a commettere o commetta violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, religiosi e nazionali .
Nel testo unico sull’immigrazione, decreto legislativo n 286 del 1998 è prevista la facoltà di richiedere il permesso di soggiorno in Italia per motivi religiosi.
In attuazione al testo unico è stato anche istituito un fondo nazionale per le politiche migratorie per finanziare programmi annuali e pluriennali predisposti dalla regioni per lo svolgimento di attività volte a prevenire e rimuovere ogni forma di discriminazione, basata sulla razza , il colore della pelle, l‘ascendenza o l’origine nazionale o etnica o religiosa, e a tutelare l’identità culturale e religiosa,,
Sulla base di quanto appena scritto e supportato da diverse leggi, faccio un breve accenno sulla nostra religione.
Per la religione islamica i momenti di preghiere nell’ arco della giornata sono cinque. Possiamo pregare in qualsiasi posto , si può pregare in casa o nel posto di lavoro o nell’ associazione culturale Sabil.
Sabil per noi musulmani è importante per mantenere le nostre attività di aggregazione culturale.
I nostri figli dall’ età di 6 anni fino 13 anni vanno presso l ‘associazione Sabil per imparare la nostra lingua, seguiti da regolari insegnanti laureati di madre lingua araba e ad oggi sono 60 bambini .
A fine anno alcuni vanno al loro consolato d’ appartenenza per sostenere l’ esame , affinché possano avere un titolo di studio riconosciuto nella nazione d ‘origine.
Un altra cosa che l Associazione spesso fa è quello di aiutare le persone che hanno difficoltà economiche , per aiutare le famiglie dove qualche componente ha perso il lavoro.
Anche quando ad esempio muore un adulto , per il trasporto della salma al Paese d’origine, ci pensa l ‘associazione Sabil in quanto la sola famiglia non può farlo per il costo esorbitante.
In questi anni abbiamo organizzato diverse iniziative in collaborazione con il Comune affinché si verificasse realmente l’ integrazione sul il territorio come ad esempio il recente incontro inter -religioso fatto con i giovani cristiani di san donato e i giovani musulmani di San Giuliano per confrontarsi fraternamente indipendentemente dalla propria religione.
Per questo abbiamo pensato di costruire un centro culturale più grande, per continuare questa fase di integrazione con i nostri e i vostri figli.
Sabil è fondamentale per i nostri figli perché hanno bisogno di crescere coscienti delle loro radici, i nostri figli sono nati qua, cresciuti qua e probabilmente continueranno la loro vita futura in Italia perché sono italiani.
Hanno tutti i diritti come i cittadini italiani e come recita articolo 3 della costituzione italiana .
A san Giuliano Milanese siamo milleottocento persone musulmane provenienti da tanti paesi diversi ed alcuni hanno il piacere invitare un ministro o un ambasciatore o un uomo politico presso l’associazione SABIL.
Se ci fossero stati dei problemi causati dalla presenza dell’Associazione Sabil si sarebbero già notati da anni. Avere l’Associazine Sabil nella propria città è una fonte di ricchezza, non di minaccia , caro Rizzi.”
Muntah Washeh
articolo inserito dalla Redazione RecSando