I 100 anni sono quelli trascorsi dall’inizio della Grande Guerra. La Prima Guerra Mondiale. L’Italia vi entrò nel 1915 il 24 Maggio. L’unico aspetto positivo per gli italiani, mi vien da ricordare, è che volendo inviare notizie ai propri cari, i soldati, principalmente contadini, impararono in fretta a leggere e scrivere…facendo così diminuire enormemente la percentuale di analfabeti.
Di questi scritti, molti sono stati visibili ai visitatori della grande mostra inaugurata mercoledì 15 Aprile e chiusa sabato 18, insieme a cartine, mappe, giornali, immagini, armi, divise, elmi e oggetti propri di un soldato, le uniche cose che si potevano avere in tempo di guerra.
Artefice di questa grandiosa opportunità per i cittadini sangiulianesi e non, è stato ancora una volta il Professor Stefano Sportelli, che lo scorso anno ci aveva fatto intravedere una piccola parte del suo immenso archivio allestendo un’anteprima presso il Centro Commerciale le Cupole.
Mercoledì dunque, alla presenza del Prevosto don Luca Violoni, in veste di padrone di casa, in quanto la mostra è stata allestita nelle aule dell’oratorio San Luigi, del Sindaco Lorenzano, del vice-sindaco Piraina, del comandante Simighini, è stato tagliato il nastro di inaugurazione. Erano altresì presenti l’Associazione Alpini e l’Associazione Carabinieri, che ne hanno curato montaggio e allestimento, con anche cimeli dei propri corpi.
Già mercoledì mattina la mostra è stata visitata dalle classi di seconda Media della Scuola Milani, ma a seguire è stata visitata da classi delle altre scuole della città.
Particolarmente intensa è stata la giornata di chiusura giorno 18. Infatti fin dalla mattina un corteo con la fanfara degli Alpini della Val Camonica ha attraversato la Città, terminando in Piazza della Vittoria con l’alzabandiera davanti al monumento ai caduti e un breve discorso del sindaco.
Tutti insieme hanno pranzato in oratorio, e alle 15 è iniziato il Concerto della Fanfara, inframmezzato da letture di lettere dal fronte dei soldati e dispacci militari.