Tutto ciò che San Giuliano sta ri-vivendo in questi giorni, richiama il Rinascimento. Anche se tutto è teso a commemorare quell’evento bellico combattuto su queste terre, in questi giorni di settembre di 500 anni fa. E che fa in questi giorni di San Giuliano un polo di attenzione regionale ed extra-confine: la battaglia di Marignano o dei Giganti, così chiamata dal condottiero milanese Giangiacomo Trivulzio, alla guida dell’esercito francese che qui sconfisse quello svizzero, da tre anni controllore del ducato di Milano..
In un tempo, quello odierno, caratterizzato dall’evento mondiale di Expo 2015, il cui tema guida è il nutrimento del Pianeta, non poteva mancare in questa settimana di eventi organizzati dall’Amministrazione Comunale, una serata dedicata al “nutrimento” in quell’epoca.
Ed ecco allora la “Cena di gala”, con menù rinascimentale. Consumata in una “location” che non poteva essere più adatta. Infatti venerdì 18 settembre, l’appuntamento era alla Rocca di San Giuliano Milanese, Rocca Brivio. Splendida cornice, complice la serata fresca e stellata, a questo evento, composto da cena all’aperto, e cui è seguito un concerto di Musiche e danze rinascimentali a cura del coro della Università Statale di Milano e l'Associazione Moti Erranti.
A questa seconda parte era invitata tutta la cittadinanza con ingresso gratuito. E l’affluenza è stata numerosa.
La cena invece, a cui sono stati invitati –ma a pagamento – un centinaio di persone, era per associazioni, comitati di zona, oltre a personalità politiche e del commercio del territorio, con finalità di raccolta fondi per un progetto educativo che descrive nel suo intervento di saluto, il sindaco Lorenzano : l’acquisto di libri per gli alunni di seconda media (anno in cui si studia il Rinascimento), della scuole sangiulianesi. Precisamente un libricino scritto da don Raffele Inganni, ”I Giganti di Marignano”
Sacerdote della Cappellania di Zivido dal 1879 sino al 1893. Don Inganni animato da passione per la storia riportò alla luce la perduta cappella “Dei Giganti” memoriale dell’importante battaglia, che come risultato ha la neutralità dello stato svizzero,,….e che i ragazzi sentono dire che c’è, ma non ne conoscono il perché, né sanno che tutto partì proprio da qui. Si spera che anch’essi, come don Inganni, siano altrettanto curiosi…
Il menù preparato, è stato studiato dallo chef del Ristorante la Rampina, che ha ricercato sui libri di storia le pietanze di allora, Se foste curiosi, e voleste preparalo anche voi,.. eccovi i piatti: crostini di pane con formaggio, sformatino di melanzane, ravioli ricotta e spinaci in brodo, pollastra con i carciofi. Tutte le pietanze erano spolverizzate di cannella. Evidentemente una spezia molto in voga nel Rinascimento!
La serata è terminata con la visita da parte degli ospiti della Rocca, recentemente ristrutturata soprattutto nelle zone pericolanti, dopo anni di incuria, grazie anche al lavoro della Grandie20, società che ha vinto la gara d’appalto, e che la sta facendo vivere attraverso l’organizzazione di eventi di varia natura.
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Redazione RecSando Angela Vitanza- Foto Luigi Sarzi Amadè