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Abbandonate i cattivi pensieri

L’Amministrazione comunale, in vista delle ferie estive, lancia una campagna per prevenire l’abbandono degli animali domestici. Il messaggio sarà diffuso via web, social e “carta”
 
Lo scorso anno sono stati due, l’obiettivo di quest’anno è azzerarli. Il fenomeno dell’abbandono degli animali domestici fortunatamente in città non è particolarmente diffuso. Nel corso del 2014, infatti, i cani accalappiati sul territorio sandonatese sono stati soltanto due. L’Amministrazione comunale, sensibile al tema del benessere di tutti i cittadini di San Donato indipendentemente dal numero di gambe/zampe, quest’anno ha deciso di invitare i cittadini ad avere maggior rispetto e attenzione per i propri “compagni” di vita, in un periodo dell’anno in cui, purtroppo, in tutto il Paese si registra il picco del malcostume dell’abbandono. 

Per raggiungere l’obiettivo di azzerare gli abbandoni, spesso fatti al di fuori dei confini del luogo dove si abita, l’Amministrazione ha chiesto all’Ufficio Comunicazione dell’Ente di confezionare una campagna istituzionale per sensibilizzare i cittadini e quanti gravitano su San Donato. Lo slogan, che sarà diffuso attraverso tutti i canali comunicativi dell’Ente (cartacei, digitali e social), è «Abbandona i cattivi pensieri. Quest’estate comportati da uomo, non da bestia!».
 
«Con questa iniziativa – spiega l’Assessore alla Tutela Animali Andrea Battocchio – vogliamo ribadire l’attenzione che la nostra Amministrazione rivolge agli animali ospitati in città. Mi piace ricordare come negli ultimi tre anni, promuovendo l’adozione dei cani accalappiati sul nostro territorio, siamo riusciti a trovare famiglia a 8 di loro, riducendo da 10  a 2 il numero di esemplari ricoverati in canile. L’invito a rifuggire l’abbandono, ovviamente, è esteso a tutte le specie ospitate nelle nostre case. Inclusi i gatti – e su questo tema un ringraziamento all’associazione cittadina Mondogatto che offre rifugio a quelli abbandonati è doveroso – e anche le tartarughe, “liberate” con grande noncuranza negli specchi d’acqua cittadini».

 

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