Nella tranquilla campagna di San Giuliano Milanese, si è spenta una delle anime più autentiche dell’agricoltura e della cultura rurale. Francesco Sala, un uomo di straordinaria umiltà e passione, si è dedicato per tutta la sua vita alla cura della terra e alla raccolta di preziosi frammenti del passato agricolo. Oggi vogliamo onorare la memoria di questo amato agricoltore, un appassionato della storia e un collezionista instancabile.

La storia di Francesco inizia come allevatore nella pittoresca cascina a sinistra dell’abbazia di Viboldone. Il suo amore per l’agricoltura era palpabile, e il suo legame con la terra era innegabile. Purtroppo, a causa dello scadere dell’affitto, si trasferì a Cascina Cantalupo di San Giuliano Milanese. Qui, nei vari spazi, dalle ex case dei salariati alle stalle e alle rimesse, Francesco iniziò la sua missione. Collezionò attrezzi, macchinari e documenti legati al mondo rurale, spesso salvando pezzi che altri avrebbero gettato via senza pensarci due volte.

Nel cuore della cascina, proprio dietro lo spaccio per la vendita diretta, Francesco aveva allestito una stanza accogliente con un grande tavolo, una stufa a legna e numerose sedie. Insieme al suo amico Peppino Pellegrini, accoglieva i visitatori che venivano a passare del tempo con lui e a condividere qualche chiacchiera. Era un maestro nel trasmettere la sua conoscenza e pronto a dare consigli o una mano quando necessario. Francesco aveva stabilito un legame speciale con il Museo della Civiltà Contadina Luisa Carminati e l’Ecomuseo della Vettabbia e dei Fontanili, collaborando attivamente per preservare e condividere la storia rurale.

Nei suoi fienili, che erano diventati il suo santuario personale, Francesco custodiva autentici tesori. Tra le sue preziose collezioni si potevano trovare due carri antichi, un calesse, un cavallo di gesso e una falciatrice a traino animale, quest’ultima recuperata dalla scuderia di Cascina Carlotta alcuni anni fa. Ogni oggetto portava con sé la storia di un’epoca passata, e Francesco si adoperava per mantenerla viva.

La sua recente scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità agricola e tra coloro che amavano il mondo rurale. Francesco ci mancherà moltissimo, ma il suo spirito rimarrà vivo nei cuori di coloro che hanno condiviso la sua passione e il suo amore per la terra e la natura.

In occasione del ricordo di Francesco, l’Ecomuseo organizzerà una ciclogita intitolata “Il Sentiero delle Abbazie” il 29 ottobre. Durante questa giornata speciale, ci fermeremo per un pranzo al sacco per essere vicini alle sue figlie, Francesca e Carolina.

L’ultimo saluto terreno a Francesco si terrà martedì 17 ottobre alle ore 15:00 presso la chiesa di Civesio.

Sarà un momento toccante in cui la comunità potrà condividere i ricordi di questo straordinario uomo.

Per coloro che desiderano conoscere meglio Francesco e la sua passione per la cultura rurale, potete guardare una sua intervista rilasciata circa dieci anni fa (video in fondo alla scheda di Cascina Cantalupo )

In memoria di Francesco, continueremo a coltivare la sua eredità, preservando e condividendo la storia e la bellezza del mondo rurale che tanto amava.

Fabrizio Cremonesi