Concerto d'inizio anno 2016 a San Giuliano Milanese
Sabato 9 gennaio presso il Teatro Ariston si è conclusa anche quest'anno la tradizionale rassegna musicale natalizia, con il grande appuntamento sangiulianese del Concerto di Inizio Anno dedicato alla musica classica.
La serata è iniziata alle 21 con la presentazione del direttore artistico Rosantonia Baroni presidente vicario dell’Associazione “Pietro Mongini” che ne cura l’organizzazione.
Prima del concerto, il saluto e gli onori di casa dell’Assessore alla Cultura Maria Morena Lucà che ha ringraziato il pubblico per la numerosa partecipazione anche quest'anno, per la quinta volta dal 2012, a dimostrazione dell'apprezzamento della cittadinanza per la scelta di scambiarsi gli auguri di buon anno con questo appuntamento musicale, che rappresenta anche un momento di alto valore culturale cittadino.
Ha proseguito il Sindaco Alessandro Lorenzano che per sottolineare la finalità benefica della serata, come incentivo ad esserci e a dare il proprio contributo, ha ricordato che il ricavato della serata raccolto all'ingresso a offerta libera è destinato al Banco di Solidarietà “S.Leotta & A.Bigoni”, mentre una donazione da parte delle organizzazioni del Lions e del Rotary (mille euro ciascuna) andrà per l'acquisto di defibrillatori.
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Ha poi avuto inizio il concerto diretto dal Maestro Adriano Bassi, cittadino sangiulianese che ha diretto l’orchestra e il coro Ludwig Van Beethoven guidato dal Maestro Achille Nava. La qualità del repertorio musicale formato da celebri arie e romanze tratte da opere di Verdi, Bellini, Offenbach, Ortolani, Rossini, Bizet e le voci soliste: soprano Tatiana Chivarova, mezzosoprano Claudia Nicole Bandera, tenore Giuseppe Veneziano e basso Luciano Andreoli, hanno entusiasmato la platea.
Si è così avuta un'ulteriore conferma della bravura degli esecutori (orchestrali, coristi e solisti) e dei direttori dell'orchestra e coro Ludvig Van Beethoven.
Forse l'acustica del teatro non mette nel giusto risalto la voce del coro polifonico, specialmente nei brani che richiederebbero una maggiore potenza espressiva rispetto all'orchestra. Infatti uno dei brani più sottovoce, come la "Vergine degli angeli", è risultato fra i più apprezzabili da parte del coro. Peccato poi, per la leggera indisposizione che non ha permesso alla soprano solista di cantare "Casta Diva", una delle parti più struggenti del repertorio verdiano per soprani. Speriamo di poterla ascoltare l'anno prossimo.
Con l'esecuzione finale di “Libiam nei lieti calici” dalla Traviata di Verdi, si è poi concluso un concerto sicuramente di alto livello con cui tutti i concertisti hanno rivolto ad un pubblico entusiasta il loro brindisi per un augurio a tutti di un 2016 “in buona
salute”.
Redazione Recsando – Luciano Monti
Servizio fotografico di Luigi Sarzi Amadè