Redazione Recsando – Luciano Monti
L'asilo di Bolgiano – Consiglio Comunale del 24 febbraio
E' una sensazione di “amaro in bocca” quella che rimane in parecchie persone che hanno seguito la seduta del Consiglio comunale straordinario del 24 febbraio, a San Donato Milanese, sulla chiusura dal prossimo anno scolastico delle due sezioni di scuola materna di Bolgiano.
Quella sensazione era palpabile nell'aria dell'aula consigliare quando, vicino alla mezzanotte, il Presidente del consiglio comunale ha annunciato l'esito delle votazioni, 10 favorevoli e 16 contrari, sulla mozione presentata da tutti i consiglieri di minoranza.
Sensazione provata, ovviamente, da quelli che la mozione l'avevano presentata, non essendo riusciti a farla approvare e nemmeno a fare slittare di un anno la decisione presa dalla Giunta comunale di dislocare le due sezioni in altri spazi, presso le scuole dell'infanzia di via Moro e di via Greppi.
Ancora più amarezza, delusione e proteste fra genitori e nonni dei bambini che, pur avvertiti a suo tempo dalla dirigenza scolastica che non avrebbero potuto ripresentare le iscrizioni a Bolgiano, avevano sperato fino all'ultimo di poter ancora usufruire in futuro di quel servizio valutato positivamente e quindi di evitare i prevedibili disagi ai bambini, ai genitori ed al corpo docente. Intendevano inoltre evitare, negli altri asili riceventi, un aumento importante di bambini per classe (dagli attuali 24/25 bambini ai 27/28) con conseguenze negative su didattica, attività ricreative, sicurezza e sonno pomeridiano.
Ma si è visibilmente avvertita un'amarezza di fondo anche in diversi consiglieri intervenuti per approvare e sostenere la decisione della Giunta. Durante la serata, durata più di tre ore, sono state esposte diverse motivazioni a favore della scelta fatta.
A partire dal calo negli ultimi anni delle iscrizioni dei bambini dai 3 ai 6 anni in tutta San Donato, alla necessità da parte dell'Amministrazione di razionalizzare gli spazi e ridurre i costi sfruttando al meglio le disponibilità dei vari plessi cittadini (è previsto un risparmio di 66mila euro, che potrebbe aumentare il piano finanziario per il diritto allo studio), ad un possibile diverso uso degli spazi di Bolgiano che potrebbero essere destinati a fornire altri servizi ai cittadini e ad associazioni in una logica di razionalizzazione degli edifici pubblici.
Ed altre ancora le motivazioni esposte, ma allora…perché quella strana sensazione?
Certamente, come anche qualcuno ha ricordato, è sempre difficile per chi amministra prendere decisioni che possono essere percepite come impopolari.
Ma questo fa parte delle sue responsabilità e non basta a giustificare l'insoddisfazione.
Molto probabilmente in questo caso si tratta anche di un problema di informazione non sufficiente, di canali di comunicazione inadeguati o inefficaci.
Sicuramente una migliore informazione, diretta e preventiva, avrebbe coinvolto maggiormente tutti i protagonisti e forse migliorato anche il risultato.
In ogni caso, nel forum “San Donato” di Recsando, è possibile continuare a discutere di questo argomento, come già stanno facendo alcuni dei diretti interessati, con un apprezzabile confronto ed approfondimento delle informazioni: