A San Giuliano Milanese una via per Cristina Trivulzio di Belgioioso
Titolo della Festa di quest’anno molto appropriato ascoltando i nomi dei benemeriti 2019: I commercianti storici come Antonio Maddalena, proprietario del negozio di strumenti musicali sulla via Emilia, che ha fatto “Incontrare” talenti e musica negli ultimi 40 anni; I fratelli Cuciniello, che hanno fatto conoscere ai sangiulianesi l’amore e i profumi per i dolci campani.
E’ da qualche anno “la perla” degli appuntamenti culturali per la festa Della Città, organizzato dalla Commissione Cultura delle sette Parrocchie. E’ il concerto di violino e pianoforte eseguito dall’Ensamble Borali, in questa occasione composta da Francesco e Giacomo Borali, padre e figlio (diciottenne) violinisti e al pianoforte Stefania Mormone, la quale ha una biografia di tutto rispetto, con tournées in Europa e oltreoceano: Messico,Buenos Aires, Osaka, Lubiana, Montreaux, Stoccarda solo alcuni, e poi la Scala di Milano e ancora a Vienna, Parigi, Berlino Atene. Solista, o in orchestra o in duo, come col violinista Sergej Krylov con il qual ,e ha ottenuto consensi trionfali, e con il quale ha inciso numerosi CD.
Francesco Borali è invece figlio d’Arte, il padre è Primo Borali, già Primo clarinetto dell’Orchestra Sinfonica della RAI TV di Milano e docente presso il Conservatorio “G.Verdi” di Milano. Nato a Milano, si è diplomato col massimo dei voti all’età di 18 anni presso il Conservatorio “G. Verdi” sotto la guida di Wanda Luzzato e poi a Winterhur in Svizzera conseguendo nel 1992 il “Solisten Diplom”. Significativi i riconoscimenti ottenuti, in giovane età, mediante borse di studio conferite per Concorso dal Conservatorio “G.Verdi” di Milano e dalla “Rassegna Nazionale di Vittorio Veneto”. Si è distinto in numerosi concorsi nazionali ed internazionali, ricoprendo il ruolo di Primo violino di Spalla nell’Orchestra sinfonica G.Verdi e della RAI. Nel 2014 è insignito del Diploma of Recognition dal Carnegie Hall di New York. Numerosi i concerti con la Metropolitan Milano Orchestra in qualità di Konzertmaister, di solista e direttore con artisti quali Gigi Proietti, Elio (Elio e le Storie Tese), Michael Bublè. Ha svolto attività concertistica solistica e orchestrale in varie città, tra cui Praga, Budapest, Londra, Winterthur, Madrid, Barcellona, Parigi, Roma, Firenze, Messina e Oltre Oceano Australia, Stati Uniti, Messico, Canada, Giappone, Cina, Singapore, Thainlandia, Bangladesh, Vietnam, Etiopia, Arabia, Algeria, Islanda.
“Incontri che Trasformano” è il titolo dato alla Festa Patronale Sangiulianese dalla Commissione Cultura delle sette Parrocchie cittadine. L’intento della Commissione da tanti anni a questa parte, è dare un valore culturale aggiunto a quanto già offre la città in occasione della Festa della Madonna del Rosario, da sempre ricordata come festa del Paese.
Rock ‘n Roll come di ricerca dell’Infinito, a cura di John Waters dice il cartellone che la presenta. È possibile che una canzone trasmessa alla radio possa comunicare il desiderio di un uomo – l’autore, il cantante, il musicista – di “qualcosa che va oltre” al cuore di un altro uomo, a chi ascolta, attraversando il tempo e lo spazio?
Con la grande celebrazione Eucaristica di sabato 28 settembre, presieduta dal vicario Episcopale Mons. Michele Elli e concelebrata da tutti i sacerdoti delle sei parrocchie interessate, è arrivata l’ufficializzazione a tutti i fedeli della città della costituzione della Comunità Pastorale San Paolo VI. Ovvero l’insieme delle delle sei Parrocchie cittadine con la Parrocchia di San Giuliano Martire come riferimento e don Luca Violoni come Parroco.
I debutti sono sempre emozionanti, lo sono maggiormente se a debuttare non è solo lo spettacolo ma anche la Compagnia che lo mette in scena.
“Do di Petto” nasce come Compagnia Teatrale Amatoriale circa un anno fa dall’esigenza di due amici da sempre, Giovanni Coppini e Gianni Boglioli, di mettersi in gioco e condividere con altri le proprie passioni per la musica, il canto, il ballo e il teatro.
La prima pietra dell’odierno edificio fu posata 1979. Fino al 1984 che fu consacrata, in uno spazio a poca distanza, vi era una baracca in metallo, trasformata in chiesetta. (me la ricordo bene). Nel 1973 era nato il villaggio ” La Famiglia” creato per ospitare case per lavoratori; Un’idea del sacerdote bresciano Ottorino Marcolini, prete architetto, amico del Cardinal Montini, che allo scoppiare del boom economico industriale, e con il conseguente arrivo di molti immigrati dal Sud Italia, percepì la necessità di nuovi alloggi, ma auspicò che non fossero grandi casermoni, ma piuttosto case economiche tipo ville bifamiliare o a schiera all’interno di piccoli villaggi magari in periferia, pensati a misura d’uomo e per le esigenze di più famiglie.