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Lombardia soffocata dallo smog: Milano un giorno su tre sfora i limiti

Lombardia soffocata dallo smog: Milano un giorno su tre sfora i limiti ma per la Regione: “Inquinanti sconfitti”

Il dossier annuale Mal’aria di Legambiente sull’inquinamento atmosferico nelle città lombarde conferma un quadro drammatico a causa dell’NOx (Ossidi di azoto) e i suoi “fratelli”: ozono in estate e polveri secondarie in inverno. A Milano, nel 2018, i giorni di superamento dei limiti sono stati 135, ovvero oltre un giorno su tre. Peggio è andata per gli abitanti di Brescia, in testa alla classifica con 150 giorni, seguita da Lodi (149) e Monza (140). 
In particolare, per quanto riguarda i valori di Pm10, Lodi (centralina Vignati) guida la classifica delle città lombarde che hanno oltrepassato il limite quotidiano -fis­sato come media per legge a 50 μg/mc- per ben 78 giorni, seguita da Milano (centralina viale Marche) per 74 giorni: siamo a oltre il doppio del limite dei 35 giorni l’anno “consentiti” dalle norme vigenti. Nemmeno i mesi estivi, meno colpiti dalle concentrazioni delle polveri, hanno mostrato segnali positivi: l’ozono troposferico -un inquinante secondario che si forma per reazioni fotochimiche a partire da inquinanti precursori quali gli Ossidi di azoto e i composti organici volatili (VOC) – nei capoluoghi di provincia ha superato i limiti di legge, con in testa Brescia (con 103 giorni rispetto ai 25 consentiti) tra le città peggiori per questo inquinante.
Ricordiamo che ogni anno in Europa, stando ai dati dell’Agenzia Europea per l’ambiente, sono oltre 422mila le morti premature all’anno per inquinamento atmosferico e l’Italia si colloca tra i paesi con più decessi in rapporto alla popolazione, pari a più di 60.600 nel solo 2015, di cui 20.500 riconducibili al Biossido di Azoto, mentre 3.200 sono legate ad alte concentrazioni di Ozono (O3).

Cause e rimedi per respirare più pulito

Seppur la media annuale sia migliorata nell’ultimo decennio, restano elevati i picchi di concentrazioni di polveri sottili e ozono, che rendono l’aria irrespirabile nella maggior parte dei mesi invernali ed estivi. Secondo quanto dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia “tra le principali fonti di emissione figurano il traffico, con l’auto privata, che continua d essere di gran lunga il mezzo più utilizzato, il riscaldamento domestico, le industrie e le pratiche agricole. Inoltre, continua a pesare la mancanza di un’efficace strategia antismog. 

Occorre ridurre il traffico motorizzato privato e cambiare la mobilità urbana incentivando il trasporto pubblico locale, su ferro e lo sharing”. 

Oggi la sfida per Regione Lombardia deve essere quella di ridurre il tasso di motorizzazione e di fare della mobilità sostenibile il motore del cambiamento. È necessario ripensare le città per le persone, non per le auto, con regolamenti che disincentivino l’uso delle automobili, incentivando davvero la mobilità sostenibile, potenziando il trasporto pubblico locale, urbano e pendolare e prevedendo reti ciclabili che attraversino nelle diverse direttrici i centri urbani, prendendo esempio dalle maggiori città europee che si muovono in questa direzione già da tempo. “Come sta avvenendo a Milano, per esempio, una città dove già oggi il 50% degli abitanti usa i mezzi pubblici, cammina e pedala e l’esperienza dell’Area C ha condotto all’introduzione da quest’anno di una più vasta zona a emissioni limitate (Low Emission Zone) l’area B, con pedaggi per l’ingresso ai veicoli più inquinanti.

Per uscire dall’emergenza cronica dello smog occorre che le città redigano PUMS ambiziosi ripensando l’uso di strade, piazze e spazi pubblici, creando ampie “zone 30” e prevedendo nuove aree verdi nei centri urbani”conclude Meggetto.

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Stop al consumo di suolo: Ovvio, altrimenti mangeremo solo cemento

Regione Lombardia: “entro il 2050 stop al consumo di suolo”
Ovvio, altrimenti mangeremo solo cemento

20 dicembre 2018. Riduzione del consumo di suolo agricolo e riqualificazione delle aree dismesse e degradate. Sono questi i capisaldi dell’Integrazione al Ptr, Piano territoriale regionale della Lombardia, approvato lo scorso agosto. L’adozione definitiva del documento, che porterà la Lombardia “a essere la prima Regione italiana ad aver adottato uno strumento urbanistico che recepisce le linee guida della Ue sull’azzeramento del consumo di suolo entro i prossimi trent’anni, spetterà al Consiglio regionale ed è prevista entro la fine del 2018”. Beh, noi abbiamo cercato a lungo nel sito della Regione, ma dell’adozione dello stop al consumo di suolo in Lombardia entro il 2050 non abbiamo trovato traccia (ma siamo solo al 20 di dicembre).
E, comunque, se 30 anni per continuare a depredare il suolo vi sembrano pochi… basti vedere la sequenza di immagini realizzate da Legambiente e Coldiretti per capire la voracità con cui la nostra regione inghiotte ettari di agricoltura.

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CS SDM

La sede della cultura approda su Instagram

Con una gara di immagini e idee, aperta a tutti gli Igers, fino al 15 marzo

 #cascinaromacontest è l’hashtag da utilizzare per partecipare al concorso dedicato alla sede della cultura di San Donato. La sfida, rivolta a tutti gli Igers, è quella di immaginare una Cascina Roma “del futuro”, per portare a compimento il percorso di rinnovamento avviato nel 2018 e presentato pubblicamente mercoledì. Lo scopo della call è coinvolgere le nuove generazioni nella progettazione di spazi (fisici e di pensiero) dove le nuove generazioni possano trovare ispirazione, incontrarsi ed esprimersi.

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Comunicato Stampa Comune di Peschiera Borromeo

Emergenza abitativa a Peschiera Borromeo

Nella giornata di mercoledì 6 febbraio è stato eseguito uno sfratto disposto dall’autorità giudiziaria per morosità all’indirizzo di una famiglia residente a Peschiera Borromeo in un alloggio privato.
La famiglia vive una condizione di fragilità nota e seguita da tempo dall’Amministrazione Comunale. L’emergenza abitativa è un fenomeno al quale attualmente vengono riservate risorse economiche e professionali da parte dell’ente che, nel più dei casi, prevengono situazioni come quella avvenuta in queste ore, grazie a un presidio territoriale attento ed efficace.
Attraverso l’operato dei tecnici dei Servizi Sociali e all’Assessore ai Servizi alla Persona Antonella Parisotto, è stato possibile sostenere il nucleo famigliare nel dicembre 2018, differendo lo sfratto di 40 giorni, che altrimenti sarebbe stato eseguito dall’autorità giudiziaria in breve tempo.
Nonostante l’ottenimento di questa proroga e gli interventi messi in atto dall’ente a sostegno della famiglia, perché potesse evitare per tempo lo sfratto, la situazione non si è comunque evoluta positivamente.

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