Cominciati e subito interrotti i lavori per il restauro del murale a San Giuliano, martedì 23 alle 18 il sindaco Lorenzano inaugura alla SpazioCultura la mostra del muralista Héctor Carrasco
di Paolo Rausa
Come da programma sono iniziati stamattina (domenica 21 settembre) i lavori di restauro del murale che nel 1975 i giovani esuli cileni della Brigada Pablo Neruda avevano realizzato in via Matteotti come omaggio all’ospitalità di San Giuliano Milanese. Per questo, attribuendo un alto valore artistico e storico-sociale, l’Amministrazione Comunale di San Giuliano, guidata da Alessandro Lorenzano, aveva deciso di sostenere il recupero del murale ‘Il popolo unito non sarà mai vinto’ che una volta sfolgorava con i suoi colori sgargianti nella piazzetta-parcheggio di via Matteotti.
Prima di iniziare i lavori, era stato chiesto il permesso al parroco don Lino, che aveva assentito. Era stato stabilito d’intento con l’Amministrazione Comunale un programma che prevedeva i lavori di rifacimento dei punti di intonaco ammalorato, la ridipintura secondo il disegno e i colori originari del murale, e attorno al recupero due attività culturali:
la mostra sull’attività pittorica del muralista Héctor Carrasco, che avrebbe dovuto ridipingere il murale, che si svolgerà dal 23 al 28 ottobre allo SpazioCultura con inaugurazione alla presenza del Sindaco Lorenzano martedì alle ore 18,00 e un concerto di musica andina il 4 ottobre alle ore 21,00 al Cine-Teatro Ariston dopo l’inaugurazione.
Ora questi programmi subiscono delle variazioni, dopo l’intervento all’inizio dei lavori del nuovo parroco don Luca, che sostituisce don Lino. Secondo il nuovo arrivato è necessaria la preventiva autorizzazione della Soprintendenza ai Beni Culturali. Un immediato incontro del Comitato per il restauro con il Sindaco e con don Luca per scongiurare la sospensione dei lavori finora non ha avuto successo. Il Comitato ha ricordato che già si era provveduto ad un primo restauro del murale vent’anni fa ad opera dell’artista Mario Tàpia e allora non era stato necessario il nulla osta della Soprintendenza. Perché ora sì? – si sono chiesti gli organizzatori del recupero di questo ricordo storico della città. E’ solo una questione formale o c’è anche una sostanza? – Siamo arrivati a questo punto in Italia: il progetto di recupero di un bene culturale anziché essere incoraggiato viene ostacolo in nome di norme che certo non potranno impedire che la invidia del tempo e degli uomini lo cancellino definitivamente dalla memoria. ‘Crediamo ai miracoli! – si è rivolto a don Luca il presidente del Comitato, con la speranza che i tempi non si allunghino a dismisura e anzi vengano confermati i lavori secondo il programma stabilito.
San Giuliano Mil., 21 settembre 2014