23 marzo – Cominciano i Bombardamenti NATO sulla Serbia 29 marzo – Il tentativo di mediazione del russo Primakov viene affondato 5 aprile – Cade un missile nel centro di Aleksinac: dodici morti. I profughi Kosovari in Albania sono duecentomila, in Macedonia sessantacinquemila 13 aprile – Un missile lanciato da un aereo della NATO colpisce un treno: 9 morti 14 aprile – Un missile NATO centra un convoglio di civili, oltre 60 morti 23 aprile – La televisione di Belgrado viene bombardata: 12 morti 28 aprile – Le bombe della NATO centrano il paese di Surdulica. 20 morti, di cui 11 bambini. Fino a questa data le vittime civili definite "danni collaterali" sono 500 1 maggio – Nuovo tentativo di mediazione russo 3 maggio – Di nuovo centrato un autobus da una bomba NATO, 20 morti. I profughi kosovari raggiungono la cifra di 450 mila. 5 maggio – Il leader kosovaro Rugova raggiunge l'Italia, con il permesso delle autorità di Belgrado 6 maggio – L'Onu rientra in gioco dopo che la NATO e la Russia durante la riunione del G8 concorda i punti che dovrebbero essere la base delle trattative 7 maggio – Le bombe della NATO colpiscono un ospedale a Nis; l'ospedale e il mercato: 20 morti 10 maggio – Un missile della NATO centra l'ambasciata cinese a Belgrado, due morti. La Cina pretende scuse ufficiali. La via del negoziato diventa più difficile