Il sindaco Marco Segala perde i “pezzi” – la luna di miele è finita?
Dice una famosa canzone messicana “ahi ahiaiai ahi che dolores….”, niente di più appropriato ai dolori del giovane
Werther Segala. A poco più di un anno dal suo "storico” insediamento per la prima volta a San Giuliano Milanese dal dopo guerra la luna di miele con la città, e all’interno della squadra amministrativa, è finita.
Dopo baci e carezze arrivano gli schiaffoni, ecco il trasferimento dell’unica persona, assessora Magro, che aveva mostrato competenza e sensibilità nel lavoro svolto sul territorio tanto da suscitare sorpresa e apprezzamento non solo tra i lavoratori degli uffici comunali – dopo la pessima esperienza Lucà – ma anche nei settori democratici della città con iniziative e incontri che, [in parte, perché ovviamente non tutto è condivisibile da parte nostra], hanno lanciato segnali di possibili collaborazioni su temi scottanti per tutta la popolazione, vedi questione femminicidio in primis…
Ma si sa “Politica docet e Lega chiamat” e la Magro è volata per altri lidi con un trasferimento ad un altro comune che non è atto di prassi politica dopo solo un anno di presenza su un territorio… e Segala ingoia il rospo…
Oggi le ventilate [o certe?] o forse già presentate? dimissioni dell’assessore Broccanello perché “sono venute meno le condizioni di lavoro e collaborazione ecc. ecc.”…
O povero Marco Baldo tutti lo “lasciano”… chissà come mai… non più lo “lisciano” chissà perché?
Nel mezzo di questo disastro gestionale politico che dimostra la giovane insipienza politica del sindaco ecco che emergono le figure più discutibili dei resti della squadra [n.d.r.] con l’assessore alla sicurezza che, man mano che passano i giorni, non riesce più a trattenere gli istinti e le esplosioni ormonali e si rende protagonista di espressioni pubbliche sui social e non solo alquanto discutibili se non vergognose e NON adatte a un uomo che rappresenta le istituzioni e che dovrebbe difendere e applicare la costituzione e la Democrazia.
Riportiamo qui sotto l’ultima uscita del componente della scompagnata giunta Segala che davvero rende faticoso pensare che il sindaco sia portatore di verità e di un modo nuovo di amministrare san giuliano.
L’assessore alla sicurezza fomenta lo scontro tra la gente, fomenta posizioni razziste, innesca meccanismi di pericolo nel tessuto urbano cittadino… e attenzione perché questi modi, storicamente, producono poi disastri e violenze.
La foto utilizzata per altro è farlocca, non scattata in Italia.
Il buon Marco Segala può tollerare ancora queste bugie costruite ad arte per auto sponsorizzazioni politiche pericolose per lui e per la città?
Quanto meno chieda conto e inviti l’assessore a svolgere il suo ruolo rispettando lo Stato e non pensando di aver già imposto una dittatura di stantio odore… o magari gli commiati una prima ammonizione con sospensione per qualche turno del ruolo.
Per ultimo il buon Marco ha anche segnato una negativa differenza tra i pur discutibili suoi predecessori e il rispetto della democrazia fondata sulla Costituzione e sull’antifascismo che vige, ANCORA, nel nostro Paese producendosi in un indecoroso spettacolo teatrale, di pessimo gusto, il 25 Aprile pur di “rendere omaggio” a chi lo sostiene e lo tira per la giacchetta anche attaccando i valori fondamentali della nostra libertà Repubblicana. Povero Marco Valdo non finirà mica come la novella del buon fungo di Calvino?
Tanto anela a mangiarseli che finirà intossicato all’ospedale perché funghi “avvelenati” come quelli che compongono la sua amministrazione?
Per finire, in una città che ha versato sangue per la libertà, come ci ricordano i nostri partigiani locali vediamo, da un po’
di tempo, emergere strani fenomeni e presenze neofasciste e neonaziste dalle quali il buon sindaco non ha ancora preso
ufficialmente le distanze… forse che sia un atteggiamento speranzoso che queste frange gli tolgano di torno gli oppositori
politici democratici? Magari in modo violento?
Chissà…
Caro Segala non ci siamo proprio, dalle tremende buche nelle strade sparse per tutta la città che creano enormi pericoli per pedoni e ciclisti, agli sproloqui deliranti di alcuni assessori, ai neonazisti che iniziano a scorazzare, alle violente liti interne alla maggioranza che dimostrano il basso livello politico raggiunto in città… pare che Orietta Berti sia stata veggente “Fin che la barca va, lasciala andare…” il problema è che l’enorme cascata è proprio lì davanti e non ci sarà il tempo di fermarla… quella barca.
La città e tutti i sinceri democratici, rispettosi della libertà e antifascisti, si stanno assiepando giù a valle lungo il fiume ad attendere, come diceva il caro Mao Tse Tung, il cadavere politico che prima o poi passerà trascinato dalla corrente. Dopo Broccanello pare sia possibile più prima che poi.
Un’altra cosa, da oggi in poi, ogni atto di intolleranza, intimidazione, violenza che si dovesse verificare sul territorio ai danni delle forze democratiche e antifasciste, degli stranieri e della popolazione da parte di ogni sigla e colore riconducibile alla destra e alla destra estrema lo considereremo come direttamente politicamente riconducibile alla mancata presa di distanza da parte del Sindaco dei fenomeni che si stanno verificando come citato anche da Repubblica nei giorni scorsi.
Auguri Marco e buon lavoro.
PRC San Giuliano Mil.se – Melegnano – Vizzolo Predabissi |