Rubati 3 strumenti salvavita installati grazie al progetto Il cuore al centro. La condanna del Sindaco: «Gesti criminali e totalmente irrispettosi nei confronti della comunità»
Ogni anno a 70mila italiani si ferma il cuore. Se soccorsi entro 5-10 minuti con un defibrillatore avrebbero il 50% di possibilità in più di sopravvivere. Per questo il Comune – in collaborazione con Aicca, Policlinico San Donato e Croce Rossa – ha lanciato Il cuore al centro, progetto per trasformare San Donato in una città cardioprotetta. Per dare corso all’iniziativa sono stati acquisiti 39 defibrillatori semiautomatici (dei quali, 20 forniti dal Policlinico San Donato, 6 dall’Azienda Comunale Farmacie, uno dall’Iredeem). A oggi, la maggior parte dei dae è stata installata capillarmente in diversi edifici e strutture pubblici (scuole, impianti sportivi, edifici comunali…). Fin qui le buone notizie. C’è però un rovescio della medaglia. Da quando è stata avviata la campagna di installazione (febbraio dello scorso anno) sono già stati sottratti tre dispositivi salvavita.
Tra giugno e luglio dello scorso anno sono stati rubati due dispositivi posizionati all’esterno (quindi pronti all’utilizzo “h24”) del Cinema Troisi e della Farmacia Comunale 1 in piazza Tevere. A fine gennaio 2017, invece, a “sparire” è stato un dae installato nell’ingresso dell’immobile di via Parri che ospita l’Afol sud Milano. Da registrare, inoltre, che, nel corso dell’estate, sempre nel Polifunzionale di via Parri era stata vandalizzata la teca che avrebbe dovuto ospitare il dae poi rubato. Il totale del danno, tra furti e atti vandalici, si assesta intorno ai 5mila euro.
«Al di là del valore economico – spiega il Sindaco Andrea Checchi – la gravità dei furti è insita nella circostanza che depotenziano la portata di un progetto finalizzato a salvare vite. Condanniamo duramente questi gesti criminali e totalmente irrispettosi nei confronti della comunità».