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Diamo un calcio (solo) alla Violenza.

E' questo il titolo che Amministrazione Comunale, commercianti e studenti dell'Omnicomprensivo  con le loro insegnanti hanno dato all' evento di giovedì 23 novembre  al cinema Troisi, (veramente gremito per l'occasione), in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Una serata veramente ricca di contenuti, guidata da una commossa neo-assessore alle pari opportunità Cristina Amianti, che introducendo la presentazione del programma, ha comunicato che in sala vi era una vittima di violenza, mentre una seconda non ha avuto la forza. Una serata con molti ospiti dell'ambito politico,   -interverrà alla fine l'on. Simona Malpezzi -, le forze dell'ordine – farà un intervento il comandante della stazione dei carabinieri di san Donato Antonio Giulino.  Gli altri interventi saranno delle insegnanti dell'Itis Mattei Prof. Lazzari e Cappella, che hanno seguito gli studenti nel progetto da loro sviluppato in collaborazione con l'Associazione L'Isolachenonc'è, presente con la Presidente.
Nel primo intervento il sindaco Checchi annuncia che sarà San Donato  capofila di un progetto di rete -antiviolenza, di cui faranno parte nove città del nostro territorio. Si è in attesa del benestare di Regione Lombardia.
Ascoltate questo e gli altri interventi nei video.


 
Una serata ricca, finita oltre la mezzanotte, che ha ospitato sul palco musica e teatro. 
 
La parte più importante in questa serata è stata la presenza e il lavoro svolto dai ragazzi dell'Omnicomprensivo sandonatese, impegnati in atti teatrali di intenso impatto emotivo. Ha iniziato la compagnia teatrale Maieutikè del Liceo Primo Levi, mettendo in scena il drammatico  dialogo tra Ifigenia e il padre Agamennone, quando scopre l'inganno cui egli l'ha attirata.  Da Ifigenia in Aulide – Euripide. Bravissimi tutti, con una ottima padronanza della lingua greca. E sempre della stessa compagnia, tratta da una storia vera, il monologo "Fatima, l'ultima donna del mondo" di G.Floriddia. La storia, commovente,  purtroppo sempre più spesso dei giorni nostri, racconta di una ragazza nigeriana che viene attirata – da una donna – nella trappola del posto di lavoro in Italia, e invece si ritrova prigioniera in Libia, costretta a prostituirsi, come lo sarà anche quando arriverà in Italia sui ben conosciuti barconi. Sopporta straziata, sperando di riuscire a inviare soldi alla mamma per crescere i fratellini, ma si arrende tragicamente. Intensa e commovente la rappresentazione della giovane studentessa.  
Federica Scianna e Francesca Bochicchio dell'Associazione "Io scelgo" mettono in scena "Quel lungo viaggio" tratto da "il Branco" di Andrea Carraro, storia di uno stupro di gruppo su due ragazze.
Un lavoro di ricerca con video e fotografie sul tema violenza di genere  è il progetto presentato dagli studenti di quinta superiore del Mattei, svolto con l'Associazione L'Isola che non c'è. Un lavoro dove gli studenti hanno dimostrato  grande sensibilità verso questo dilagante problema della violenza di genere. 

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Tra una rappresentazione e l'altra, una tragica storia è "recitata" dai presentatori Matteo e Michele, una storia di violenza "non percepita" dalla famiglia di origine della donna, con l'aguzzino che non ammette che il suo comportamento è violento. Purtroppo storie come se ne sentono tutti i giorni. 
Storie di povertà e disagio le raccontano i rappresentanti di Fondazione Rava e  Terre des Hommes. Organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti dei bambini e nella promozione di uno sviluppo equo.
In Italia la Fondazione Rava  è presente con volontari per il primo soccorso sanitario ai migranti, in particolare bambini e donne incinte, sulle Navi della Marina Italiana nel Mediterraneo; Inoltre La Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus è  a fianco delle donne haitiane nella diagnosi e cura del tumore al seno. Presente sull'isola da 30 anni,  si era  distinta per gli aiuti portati in occasione del disastroso terremoto che ha colpito la piccola isola caraibica nel 2010.
Attimi di alleggerimento delle  tensioni emotive  con le esibizioni musicali: Prima con Emily Van Dark che canta una canzone di Gloria Gynor-I am what I am; poi il Trio composto da Pietro Galizzi, Michela Martelli e Stefano Solari che eseguono due brani con sax tastiera e clarinetto. Poi il  trio Atlantis con tre brani e infine il "Policrome Khoros & Reverie Ensemble" ha eseguito due brani.
L'ultimo intervento sul palco, quello  di Dario Pruonto, alias Mister Caos, giovane sandonatese famoso per i suoi disegni e murales, ma anche scrittore poeta. Tutta la sera lo abbiamo visto aggirarsi sul palco per appendere un "puzzle".
Il risultato è una frase molto bella che in mezzo a tanta violenza vuole seminare un "segno d'amore". Ascoltatelo dalle sue parole.
 
Redazione RecSando Angela Vitanza
 
 
 
 

 

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