Emergenza (In)Civiltà
Ormai la ritengo tale, ovvero emergenza Civiltà. Camminare per le strade a San Giuliano, che cito solo perché ci abito, ma non è l’unico comune, è diventato sinonimo di bravura in slalom.
Si, perché a volte bisogna scendere dal marciapiede, a qualsiasi ora e in qualsiasi giorno, per proseguire nel nostro cammino, perché rifiuti di qualsiasi genere ostruiscono i marciapiedi.
Non soltanto nei giorni della raccolta rifiuti.
Possiamo, ed è facile sparare a caso, anche imputare la colpa agli amministratori comunali, che non vigilano abbastanza sui preposti alla raccolta rifiuti o alla pulizia delle strade.
E chiederci anche, perché questi ultimi non raccolgano tutto.
Perché tirano su un sacco e se a qualche metro ce n’è un altro, lo lasciano li.
E perché se da un sacco fuoriesce qualcosa, non viene raccolta.
E perché se c’è un rifiuto ingombrante abbandonato, bisogna fare segnalazioni a destra e sinistra prima che venga prelevato.
E sì che lo vedono anche loro.
E perché… l’elenco dei perché diventa troppo lungo.
Ma ritengo che il problema di fondo, sia diventata la mancanza di Civiltà, l’incuria verso tutto e verso tutti.
La maleducazione, intesa come non educazione all’ordine, al pulito. La noncuranza verso il bene comune, perché si può pensare che in casa propria nessuno lasci sporcizia maleodorante in ogni angolo.
Bisognerebbe forse istituire dei corsi di educazione civica?
Quella materia che tanti ricordiamo scritta sulle pagelle?
Il 1° Settembre è la giornata Mondiale per la salvaguardia del Creato. Bisognerebbe incominciare a salvaguardare e custodire ogni mattonella di marciapiede della propria Città.
Clicca qui per l'odore
Peccato che nonostante siamo in un'era tecnologica avanzata non si possa ancora cliccare un bottone per farvi sentire l'odore nauseabondo creato dai rifiuti per strada.
Redazione RecSando Angela Vitanza –Foto Luigi Sarzi Amadè.