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Genia Energia: Eni chiede al Comune di San Giuliano un risarcimento danni per oltre 16 milioni di euro

È pervenuto qualche giorno fa l'atto di citazione del Tribunale di Lodi per conto di Eni S.p.A. contro il Comune di San Giuliano Milanese. L'atto di citazione, che si compone di 38 pagine, reca un dettagliato resoconto di quanto accaduto dalla costituzione delle società del gruppo Genia, con particolare riferimento agli anni a cavallo tra il 2009 e il 2011, e al riguardo illustra dettagliatamente la questione del debito che la società Genia Energia, fallita nel 2012, avrebbe contratto nei confronti di ENI, un debito che dai circa 5 milioni di euro del luglio 2009 sarebbe salito agli oltre 23 milioni del novembre 2014.

L'importo che oggi Eni spa chiede al Comune quale risarcimento del danno subito ammonta a oltre 16 milioni di euro. All'Ente si imputa “di avere con colpa grave […] danneggiato i creditori sociali del gruppo Genia, fra i quali Eni, anche agendo in violazione dei suoi doveri di ente pubblico preposto al controllo della società in house Genia e conseguentemente dell’intero Gruppo Genia”.
Il Sindaco Marco Segala dichiara: “Questa è l'ennesima eredità negativa di cui la nostra Amministrazione deve farsi carico. Infatti, Eni Spa aveva già avanzato, nel novembre 2014, una richiesta di risarcimento danni a Genia Spa e al Comune di San Giuliano Milanese. Nel redigendo concordato fallimentare, insieme con gli avvocati, stiamo inserendo anche delle clausole di salvaguardia per la tenuta dei conti pubblici del nostro Ente.
Qualora il concordato non venisse approvato dai creditori, è necessario agire a tutela del Comune e della città. Per dovere di trasparenza abbiamo innanzitutto comunicato la notizia ai Revisori del Conto, ai Consiglieri Comunali e siamo già in contatto con i legali di Eni per avviare un dialogo costruttivo. Il nostro Ente, come è noto, presenta una situazione economico-finanziaria complessa, già oggetto di un piano di riequilibrio; per questa ragione è assolutamente necessario esperire tutte le azioni che possano scongiurare l’aggravarsi di un quadro già di per sé precario“.

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