Con la bellissima serata nella splendida cornice dell'Abbazia di Viboldone e nel gioiello artistico che vi è incastonato all'interno, la sala della musica, si è chiusa la settimana di eventi culturali organizzata dal Comitato Sette Parrocchie, nell'ambito della festa della città.
GALLERIA VIBOLDONE
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Ogni anno il comitato, presieduto da Don Luca Violoni e coordinato da Silvia Lodigiani propone un titolo che farà da filo conduttore alla festa.
Quest'anno l’attenzione è stata rivolta ai “volti” della Città, degli Uomini, delle Cose, della Bellezza, della Misericordia.
Il primo appuntamento, mercoledì 28 Settembre in un gremito salone dell’Oratorio San Luigi, dove lo scrittore-giornalista-Vaticanista Andrea Tornielli ha risposto alle “curiosità” del moderatore della serata Claudio Achilli. Il tema verteva su una chiacchierata, quella che l’ospite ha intrattenuto con Papa Francesco, e dalla quale ne è nato un libro: Il nome di Dio è Misericordia. “La Chiesa non è al mondo per condannare ma per permettere l’incontro con quell’amore viscerale che è la Misericordia di Dio. Perché ciò accada, è necessario uscire. Uscire dalle chiese e dalle parrocchie, uscire e andare a cercare le persone là dove vivono, dove soffrono, dove sperano.” (Papa Francesco -dalla copertina).
Il secondo appuntamento era fissato per venerdì 30 Settembre in sala Tapia Radic,per l’inaugurazione della Mostra “I volti della Misericordia”,
“Un cammino attraverso i volti nei quali si è più manifestata la misericordia stessa; dove si può approfondire e riscoprire il volto di Gesù e della Madonna passando attraverso le vite di alcuni particolari santi e il loro ruolo di continuatori di opere di misericordia e che propone alcuni episodi storici significativi di conversione e perdono di peccatori, per comprendere il significato cristiano di giustizia e di perdono.
La mostra è aperta fino a domenica 16 Settembre.
Il terzo appuntamento è stato Sabato primo ottobre nella parrocchia San Carlo Borromeo con l'ormai tradizionale concerto dei cori delle parrocchie che hanno eseguito musiche di Sequeri, Handel, Botor, Mozart, Gen Verde e con finale alla grande con tutti i coristi.
Domenica mattina 2 ottobre l'appuntamento che viene riconosciuto come il fulcro della festa della città: la solenne celebrazione liturgica della Madonna del Rosario alla presenza delle autorità civili e militari, e le Associazioni di volontariato del territorio con i loro gonfaloni.
In un passo dell’omelia alla città il Prevosto don Luca Violoni, prendendo spunto dal turbamento di Maria dopo l’annuncio dell’Angelo che sarebbe diventata madre, ha ricordato come oggi ci facciamo prendere dalle emozioni, che a volte però ci possono paralizzare, confondere. Alcuni studiosi già anni fa definirono quest’epoca come quella delle passioni tristi. Ci facciamo prendere dalla tristezza, dall’ impotenza, dall’indifferenza, dal fatalismo. Passioni tristi che a volte possono sfociare in violenza, rabbia, portare alla sfiducia nelle persone.
Dobbiamo invece seguire l’esempio di Maria che non si è fatta sconvolgere da quell’Annuncio. Perché lei aveva progetti. Aveva Speranza. Era creativa. E allora siamo chiamati a contrastare queste passioni tristi che avanzano con progetti per il futuro. Perché “se non hai un progetto di lungo periodo, avrai severi problemi nel breve periodo” (frase attribuita a Confucio). Come Chiesa cittadina si è già cominciato, con i possibili rinnovamenti di Pastorale d’insieme delle sette Parrocchie. E poi, per sconfiggere il degrado che ci circonda, c’è da ricercare la Bellezza: dell’architettura, ( pensiamo alla facciata della Chiesa centrale in decadimento alla piazza) ma anche delle relazioni. (Si potesse riqualificare la Cava, potrebbe diventare luogo di incontro e aggregazione). L’auspicio è che insieme a tanti, all’Amministrazione Comunale, si possa lavorare su diversi fronti: poveri, (coloro che non gridano, ma ci appellano con la loro dignità), cultura ( farne pane di vita quotidiano), bellezza della nostra città. Lavorare per il bene comune e di tutti. Tutti motivi per non essere vittime dell’epoca delle tristi passioni.
Una dimostrazione di fiducia in Maria e nel suo esempio, è stata la numerosa partecipazione alla processione serale con la Sacra Statua per le vie centrali della città. Mentre lunedì mattina, la messa in suffragio dei defunti della città ha richiamato come da tradizione, diversi sacerdoti che hanno svolto un periodo del loro ministero in città.
Martedì 4 ottobre quarto e ultimo evento organizzato dal comitato: Nell'antica Abbazia di Viboldone una serata dal titolo “I tratti del volto: la parola, l’ascolto, il respiro, lo sguardo”, all’insegna della musica, con i violini di Francesco e Giacomo Borali, padre e figlio, che hanno entusiasmato con i loro duetti fin dai primi momenti, accogliendo i numerosi amanti di musica classica nel gioiello incastonato tra le mura dell’Abbazia, ovvero la sala della Musica, affrescata con note e strumenti, a loro cari. A far gli onori di casa, Madre Ignazia Angelini, don Nicola Cateni e don Emanuele Kubler Bisterzo.
Un filo lega le parole di don Luca a quelle di Madre Ignazia Angelini, Badessa dell’antica Abbazia. Così in un passo Ella parla di Bellezza nel suo intervento,” la bellezza è di tutti, per tutti. L’abbazia sta ai margini della città, in attesa di ospitare nella preghiera la vita di San Giuliano. E questa sera ospita la buona musica, e parole che fanno pensare, fanno ritrovare il senso , fanno riconoscere gli sguardi e i volti, riudire le parole fondamentali.
Galleria Fotografica – I luoghi i Volti della Festa
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Redazione RecSando Angela Vitanza-Fotogallery Luigi Sarzi Amadè