Per le centinaia di automobilisti che si recano alla metropolitana di San Donato Milanese, il parcheggio è un'odissea.
San Donato Milanese, un nostro lettore e cittadino di Peschiera Borromeo ha fatto presente al giornale la situazione in cui versa il parcheggio a silos della metropolitana. Il problema non riguarda la trascuratezza della struttura ATM bensì la gestione, che farebbe riferimento ad una Cooperativa (della quale nessuno sa fornire informazioni), e che sta causando forti disagi ad alcuni utenti del parcheggio.
Entrando nei dettagli, alle ore 8.45 il parcheggio di San Donato ha già le sbarre abbassate per chi non si trovi in possesso dell’abbonamento diurno (che include un posto auto riservato dalle ore 8.00 alle ore 10.00, e dalle ore 6.00 alle ore 10.00 nei giorni di manifestazione).
Fino alle ore 10.00 di mattina infatti, hanno la precedenza i possessori dello stesso, e l’attesa per riuscire a entrare arriva spesso a sfiorare i 20 minuti. Il regolamento del parcheggio, tuttavia, non fa alcun riferimento a tale norma, secondo la quale nella fascia oraria 8.00-10.00 si debba anteporre l’ingresso agli abbonati, ma questa regola compare unicamente sul listino prezzi per gli abbonamenti e sul sito Atm: http://www.atm.it/it/ViaggiaConNoi/Auto/Pagine/interscambio_urbano24.aspx. Per alcuni automobilisti il problema risiederebbe nel numero effettivo di abbonamenti in relazione alla quantità di posteggi disponibili. Affermano infatti che entrando nel parcheggio dopo la lunga attesa, molti posti risultavano liberi. In effetti non esistono dati sulla percentuale di abbonati rispetto ai 2000 posti auto del parcheggio.
Cercando di vederci chiaro, abbiamo parlato con un dipendente del parcheggio, e si è scoperto che quei posti non utilizzati sarebbero per i detentori di uno speciale tipo di abbonamento (prezzo di 11,50 euro a settimana e di 42 euro mensili) che garantirebbe loro un parcheggio fisso dalle ore 6.00 alle ore 21.00, anche se in certi giorni non dovessero presentarsi. Non solo, dopo averne usufruito in giornata, il loro posto dovrà restare libero, a loro disposizione, fino alle 21.00, da qui il malinteso secondo cui ci sarebbero posti liberi nonostante il semaforo rosso indichi “posti terminati”. A questo va aggiunto il fatto che tutto il funzionamento dell’assegnazione dei posteggi e l’accesso ad essi, è gestito dal computer, per questo la sbarra non viene alzata di mattina: i posti liberi sono già stati occupati, e quelli vuoti sono di proprietà degli abbonati “speciali”, di qui l’attesa fino alle ore 10 perché si alzino le sbarre per possibili posteggi lasciati liberi da chi ha l’abbonamento diurno.
Entrando nei dettagli, alle ore 8.45 il parcheggio di San Donato ha già le sbarre abbassate per chi non si trovi in possesso dell’abbonamento diurno (che include un posto auto riservato dalle ore 8.00 alle ore 10.00, e dalle ore 6.00 alle ore 10.00 nei giorni di manifestazione).
Fino alle ore 10.00 di mattina infatti, hanno la precedenza i possessori dello stesso, e l’attesa per riuscire a entrare arriva spesso a sfiorare i 20 minuti. Il regolamento del parcheggio, tuttavia, non fa alcun riferimento a tale norma, secondo la quale nella fascia oraria 8.00-10.00 si debba anteporre l’ingresso agli abbonati, ma questa regola compare unicamente sul listino prezzi per gli abbonamenti e sul sito Atm: http://www.atm.it/it/ViaggiaConNoi/Auto/Pagine/interscambio_urbano24.aspx. Per alcuni automobilisti il problema risiederebbe nel numero effettivo di abbonamenti in relazione alla quantità di posteggi disponibili. Affermano infatti che entrando nel parcheggio dopo la lunga attesa, molti posti risultavano liberi. In effetti non esistono dati sulla percentuale di abbonati rispetto ai 2000 posti auto del parcheggio.
Cercando di vederci chiaro, abbiamo parlato con un dipendente del parcheggio, e si è scoperto che quei posti non utilizzati sarebbero per i detentori di uno speciale tipo di abbonamento (prezzo di 11,50 euro a settimana e di 42 euro mensili) che garantirebbe loro un parcheggio fisso dalle ore 6.00 alle ore 21.00, anche se in certi giorni non dovessero presentarsi. Non solo, dopo averne usufruito in giornata, il loro posto dovrà restare libero, a loro disposizione, fino alle 21.00, da qui il malinteso secondo cui ci sarebbero posti liberi nonostante il semaforo rosso indichi “posti terminati”. A questo va aggiunto il fatto che tutto il funzionamento dell’assegnazione dei posteggi e l’accesso ad essi, è gestito dal computer, per questo la sbarra non viene alzata di mattina: i posti liberi sono già stati occupati, e quelli vuoti sono di proprietà degli abbonati “speciali”, di qui l’attesa fino alle ore 10 perché si alzino le sbarre per possibili posteggi lasciati liberi da chi ha l’abbonamento diurno.
Per venire incontro agli automobilisti, spesso vengono alzate le sbarre manualmente, con conseguenti posteggi “fuori dalle linee regolari”, ma al momento della loro uscita, il computer calcola queste vetture come nuovi posteggi. Il problema avviene all'ingresso di nuove automobili che non riescono a trovare parcheggio perché appunto le precedenti avevano usufruito di posteggi irregolari, non delimitati dalle strisce bianche.
Sicuramente esiste un problema-parcheggio anche nelle zone limitrofe alla metropolitana di San Donato, testimoniato dalle centinaia di multe che giungono a casa dei tanti lavoratori, i quali, non trovando posteggi regolari, sono costretti a lasciare l’auto sui marciapiedi lungo le vie di accesso alla metropolitana (ad esempio in Via Impastato) o in zona rimozione forzata.
La Polizia Locale di Milano (ha giurisdizione in questa zona) è accusata da molti automobilisti di non lasciare alcun avviso di violazione sulla propria auto.
In molti non trovano nulla sul parabrezza, e si accorgono della contravvenzione solo quando dopo 45 giorni viene recapitata a domicilio. In questo modo gli automobilisti non possono usufruire della possibilità di riduzione se pagate entro 5gg.
Un nostro lettore ha ricevuto tre multe nell'arco di pochi giorni, ma ne è venuto a conoscenza più di un mese dopo. Si è recato in via Friuli a Milano per fare esposto e qui la sorpresa: gli è stato risposto che la zona di San Donato non è di loro competenza. Abbiamo visionato i verbali di accertamento di infrazione al codice della strada, ed effettivamente sono a nome della Polizia Locale del Comune di Milano. Mistero, anche perché la zona in questione assicura da sempre entrate sostanziose al Comune.
Il dato certo è la necessità del completamento delle terrazze inagibili del parcheggio di San Donato, i cui lavori sono fermi da mesi, ma che porterebbero nuovi e numerosi posteggi.
Urge inoltre la creazione di nuovi parcheggi nelle vicinanze della MM3, dove i pochi posteggi disponibili sono a pagamento. Centinaia di lavoratori hanno bisogno di risposte tangibili e soprattutto di ascolto, per andare incontro alla loro disagevole situazione.
La Polizia Locale di Milano (ha giurisdizione in questa zona) è accusata da molti automobilisti di non lasciare alcun avviso di violazione sulla propria auto.
In molti non trovano nulla sul parabrezza, e si accorgono della contravvenzione solo quando dopo 45 giorni viene recapitata a domicilio. In questo modo gli automobilisti non possono usufruire della possibilità di riduzione se pagate entro 5gg.
Un nostro lettore ha ricevuto tre multe nell'arco di pochi giorni, ma ne è venuto a conoscenza più di un mese dopo. Si è recato in via Friuli a Milano per fare esposto e qui la sorpresa: gli è stato risposto che la zona di San Donato non è di loro competenza. Abbiamo visionato i verbali di accertamento di infrazione al codice della strada, ed effettivamente sono a nome della Polizia Locale del Comune di Milano. Mistero, anche perché la zona in questione assicura da sempre entrate sostanziose al Comune.
Il dato certo è la necessità del completamento delle terrazze inagibili del parcheggio di San Donato, i cui lavori sono fermi da mesi, ma che porterebbero nuovi e numerosi posteggi.
Urge inoltre la creazione di nuovi parcheggi nelle vicinanze della MM3, dove i pochi posteggi disponibili sono a pagamento. Centinaia di lavoratori hanno bisogno di risposte tangibili e soprattutto di ascolto, per andare incontro alla loro disagevole situazione.
Stefania Accosa