A Cascina Roma fino al 19 maggio era in mostra il risultato del progetto “Intorno alla città – il territorio si racconta”, nato dalla ormai decennale collaborazione tra l’Istituto Comprensivo Libertà, Scuola Secondaria di I Grado “De Gasperi”, e il Liceo Statale “Primo Levi” di San Donato Milanese.
I circa 80 ragazzi che hanno partecipato, guidati dalle docenti Concetta Russo e Vincenza Spatola con la collaborazione di Agnese Meroni, curatrice dell’allestimento, hanno avuto la possibilità di esplorare il territorio locale, questa volta con un nuovo obbiettivo: quello della macchina fotografica.
“È un modo diverso di guardare, che ci illumina una vista quotidiana, una strada che tutti i giorni percorriamo senza che normalmente nulla attiri la nostra attenzione, un edificio che è sempre stato lì e di cui non ci siamo mai accorti.”
Così descrive l’esperienza Agnese, pensiero che riassume anche i diversi commenti dei ragazzi all’inaugurazione della mostra.
L’obbiettivo principale è stato quello di sottolineare come la natura in origine agricola del nostro territorio si sia trasformata negli anni. Una volta individuati i luoghi cardine di questa trasformazione (la zona di Rogoredo, la Cascina Tecchione a Poasco e il borgo di Viboldone), i ragazzi sono andati sul posto a catturare i dettagli che meglio rappresentassero il ritmo costruttivo di questi paesaggi. Per “lasciare il proprio segno”, hanno poi lavorato sulle fotografie con diversi colori e materiali, unendo più tecniche per un risultato unico.
Entrando nella sala, era possibile fingere di essere su un treno. L’ idea voluta dai ragazzi che si sono occupati anche dell’allestimento, era quella di far vedere fuori dal finestrino questi squarci di paesaggio, il tutto guidati dalle tracce di colore lasciate dagli artisti: il giallo, per la modernità e le linee di Rogoredo (partendo proprio da quelle delle banchine), il rosso, per la terra dei mattoni della Cascina e, infine, il verde della natura che circonda il borgo.
Una sezione della mostra era poi dedicata alle opere di Iacopo Francieri, 21 anni, giovane appassionato di fotografia, che trovando il progetto interessante ha deciso di partecipare portando la sua visione di paesaggio. Il suo lavoro si poneva come complementare a quello dei ragazzi, perché piuttosto che cercare gli elementi che si ripetono e che danno ritmo al territorio, ha lavorato sulle relazioni tra gli elementi e sui contrasti tra vecchio e nuovo, passato e presente, “lasciando così l’ombra del futuro”, come lui stesso dice.
Se ve lo siete perso niente paura: il progetto, patrocinato quest’anno da entrambi i comuni di San Donato e di San Giuliano, sarà nuovamente esposto in autunno, questa volta a San Giuliano.
Redazione RecSando: Camilla Falsetti
Fotografia: Gianluca Falsetti