Da 26 anni il 23 Maggio è la data che evoca delle immagini terribili. Quelle trasmesse da Capaci, Palermo, dove almeno quindici quintali di tritolo, hanno trasformato un tratto di autostrada in una voragine, distruggendo tutto ciò che in quel momento vi transitava: l’auto del giudice Giovanni Falcone, in macchina con la moglie Francesca Morvillo e le auto che la scortavano con gli agenti Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
E’ quindi intorno a questa data, designata come giornata Nazionale della Legalità, che in tutta Italia si svolgono eventi sui progetti di educazione alla legalità nelle scuole di ogni ordine e grado, attraverso dei percorsi didattici che presentano la legalità quale valore morale, ma anche come discorso culturale.
E’ in questo contesto che si inserisce il progetto “Io Membro della Società” portato avanti nelle scuole di Mediglia, e che ha avuto nella serata del 23 maggio l’epilogo, con la premiazione degli studenti che si sono distinti nell’esecuzione dei lavori sul tema ” rispetto delle regole scolastiche e del vivere civile” ispirandosi ad eroi del passato e del presente, ai grandi miti storici e moderni. Nel corso della manifestazione, alcuni lavori hanno avuto “voce”, così si è ascoltata una poesia su Anna Frank; uno studente ha raccontato la storia del suo eroe, ovvero suo papà; alcuni hanno ballato sull’importanza del wy fi quale mezzo per poter comunicare, altri hanno parlato dell’importanza delle regole….cantandole; Infine tutti insieme, hanno ricordato con un pensiero, la maestra Milena, volata in cielo il 10 aprile scorso. Anche lei aveva sostenuto i suoi ragazzi nel progetto!
A loro, oltre gli applausi, un buono libri.
Tutti gli elaborati- disegni, poesie, racconti canzoni – sono raccolti su grandi cartelloni nel salone dell’oratorio di Mombretto che ha ospitato l’evento e sono riprodotti nelle pagine dell’Agenda Scolastica “Io Membro della Società” per l’A. S. 2018/19 a cura degli studenti di ogni ordine e grado di Mediglia – plessi di Bustighera, Mombretto e Bettolino – che riproduce in copertina 18 farfalle, ognuna con il nome di donne vittime di Mafia, e fotografate da Luigi Sarzi Amadè!
I temi affrontati dai ragazzi in questa edizione, sono molto attuali e di urgente messa in pratica, come la perfetta raccolta differenziata dei rifiuti e il rispetto delle regole, a cominciare da quelle scolastiche in questa fase della vita; il rispetto delle cose e delle persone, per continuare poi con le regole atte a salvaguardare la vita, come le regole stradali. Infine la conoscenza delle storie di eroi di ieri e di oggi, come esempi da seguire, per poter entrare domani a far parte della Società Civile, con tutti i sani principi di legalità. Temi affrontati anche durante le conferenze organizzate durante l’anno, con la partecipazione del Prevosto di San Giuliano don Luca Violoni e don Antonio Loi, cappellano del carcere di Opera.
L’elaborazione dell’Agenda Scolastica (che ogni studente avrà nello zaino il prossimo anno) ha avuto il sostegno (anche economico) di enti come la ConfCommercio-Imprese per l’Italia-e nelle prime pagine il Presidente Carlo Sangalli ne esalta la validità; dell’Amministrazione Comunale guidata da Paolo Bianchi che ha sostenuto l’impegno dell’Assessorato all’Istruzione e Legalità guidato dalla D.ssa Rosa Simone, in collaborazione con la Dirigente Scolastica Laura Lucia Corradini e naturalmente tutte le insegnanti.
Alla manifestazione del 23 maggio, si sono ricordati in particolar modo gli agenti delle scorte periti nelle stragi di mafia ma anche terroristiche, come ha ricordato nel suo intervento il primo cittadino Paolo Bianchi, ricordanto la strage di via Fani esattamente 40 anni fa, quando fu ucciso l’On. Aldo Moro con cinque uomini della scorta: Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino,Giulio Rivera, Domenico Ricci e Oreste Leonardi. Quattro anni dopo, il 3 settembre 1982, a Palermo veniva barbaramente assassinato il Generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, con la giovane moglie Emanuela Setti Carraro. In quella occasione perì l’agente Domenico Russo, che seguiva la coppia su un’altra auto, ma non fu risparmiato dai colpi di kalashnikov dei mafiosi. Solo 57 giorni dopo la strage di Capaci, un’altra strage ferì Palermo. Una Fiat 126 rubata contenente circa 90 chilogrammi di esplosivo, esplose in via Mariano D’Amelio 21, sotto il palazzo dove viveva la madre del Giudice Paolo Borsellino , presso la quale il magistrato quella domenica si era recato in visita. A perdere la vita, oltre al magistrato, gli agenti Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina e Emanuela Loi. Quest’ultima prima donna agente di scorta a perdere la vita in servizio. A lei il 7 aprile scorso sono state intitolate tutte le scuole di Mediglia. E la prima farfalla in copertina è la sua.
GALLERIA FOTOGRAFICA
Tutti i nomi di questi agenti sono stati pronunciati dall’Ispettore della Polizia in congedo Francesco Fazio. Al termine della lettura il commovente suono del “Silenzio” a loro dedicato dal maestro della fanfara dei Bersaglieri Giuseppe di Marco. Inno dedicato anche all’Avvocato Giorgio Ambrosoli, ucciso nel 1979. Secondo Carlo Azeglio Ciampi, «Ambrosoli era il cittadino italiano al servizio dello Stato che faceva con normalità e semplicità il suo compito e il suo dovere». Alla manifestazione di Mediglia era presente la signora Anna Lori, vedova di Ambrosoli, testimone della persecuzione della legalità da parte del marito. Erano inoltre presenti i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dell’Ass. Naz. Alpini, Il Comandante della Polizia Locale di Mediglia, il Tenente dei Carabinieri Papagni e l’On. Squeri, membro della Commissione Legalità per Confcommercio.
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Redazione RecSando Angela Vitanza – Foto Luigi Sarzi Amadè
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