Emilio Magro, intervistato da Pierino Esposti del portale web “La Città delle idee” propone nuovamente il suo progetto della Grande Cavalcata da realizzarsi in occasione del cinquecentesimo anniversario della Battaglia dei Giganti, conosciuta anche con il nome ” La Battaglia di Marignano”, uno scontro armato avvenuto tra il 13 e 14 Settembre 1515 a Melegnano e San Giuliano Milanese, 16 Km. a sud est di Milano, per il controlo del Ducato di Milano. Il pomeriggio del 13 settembre gli svizzeri rimanenti uscirono da Porta Romana e marciarono verso le forze francesi incontrandole nei pressi del villaggio di Zivido in riva al fiume Lambro. Anche se mancavano poche ore al calare della notte, gli svizzeri attaccarono il campo francese catturando molti pezzi di artiglieria e riuscendo persino a ferire Francesco I.
Il centro dello schieramento svizzero era tenuto dai “vecchi cantoni”: Uri, Untervaldo e Svitto. Sull’ala sinistra c’erano i cantoni di Basilea, Sciaffusa e Lucerna. Alla destra operavano Glarona, Appenzello, San Gallo e Zurigo. Tra gli zurighesi appariva anche un giovane cappellano di nome Zwingli, figura importante nella riforma protestante. Fra i comandanti francesi invece era presente anche Gaspard I de Coligny, incaricato del coordinamento con le truppe venete. La sua attività deve aver avuto notevole importanza e dovette essere stata svolta con capacità se poi, per questa ragione, il de Coligny ottenne da Francesco I il titolo di maresciallo di Francia.
L’assalto durò fino alle quattro di notte, quando gli svizzeri decisero di accamparsi; il re francese approfittò della tregua per riorganizzare l’artiglieria e per chiamare in soccorso le forze veneziane comandate dal condottiero Bartolomeo d’Alviano.
La battaglia di Marignano, acquaforte di Urs Graf, mercenario svizzero.
Alle prime luci dell’alba, Bartolomeo d’Alviano attaccò gli svizzeri alle spalle, volgendo l’esito dello scontro a favore dei francesi e dei veneti in una battaglia molto cruenta. La cronaca del tempo ci informa che, commosso dalla strage avvenuta, Francesco I fece celebrare nella chiesa di San Giuliano Milanese messe solenni per ben tre giorni ed in seguito (1518) fece erigere la cappella espiatoria, con annesso monastero, detta di S. Maria della Vittoria, affidata all’ordine dei padri Celestini di Francia.
La Redazione RecSando ha pensato di condividere attraverso il portale della Rete Civica, il filmato dell’intervista che racconta di questo progetto
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Fonte: Video realizzato da “La Città delle Idee”
Approfondimenti a cura della Redazione RecSando