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La Legalità si “legge in Biblioteca/2 a San Donato Milanese in via Parri

Dopo San Giuliano Milanese, lunedì 12 dicembre,  dove è stato dedicato uno scaffale tematico a Emanuela Loi, agente nella scorta del giudice Paolo Borsellino trucidati ll 19 luglio 1982, anche San Donato Milanese ha aderito all’iniziativa di Libera Sud Est Milano, ovvero dedicare uno scaffale tematico sulla legalità, dove siano facilmente individuati libri che si occupano di storie di mafia e di criminalità in genere. Circa 90 testi quelli già presenti. E questo scaffale è intitolato a Emanuela Setti Carraro, giovane donna sposata da meno di due mesi con il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.

All’inaugurazione, organizzata dalla Commissione biblioteca cittadina, era presente il dottor Paolo Setti Carraro fratello di Emanuela, accolto dal sindaco Andrea Checchi. A manifestare l’importanza data all’evento anche l’Assessore alla Cultura Chiara Papetti, il Responsabile di Libera-Associazione nomi e numeri contro la mafia – Leonardo La Rocca, con la referente di Città Metropolitana Lucilla Andreucci e la Presidente dell’Osservatorio Mafie Sud Milano Stefania Rossi e …..purtroppo pochi  cittadini. Peccato. E’ stato un bellissimo e interessante incontro. E di certe storie è importante fare memoria.
"Alla fine saranno bel 11 i comuni che aderiranno al progetto" esordisce Leonardo La Rocca dopo l’introduzione del sindaco, si pensi che fino a venti anni fa non esisteva una legge per finanziare le biblioteche in Sicilia. E’ vero che acquistare dei libri è costoso, oggi  ho speso 100,00 euro…ma leggere dà l’idea di libertà. Mi piace leggere, ma anche comperare libri da regalare. E’ importante leggere e fare  “leggere” la legalità,  soprattutto per i giovani soprattutto per le generazioni future.  Bisogna investire  sulle biblioteche. E’ un servizio sociale. Alcune delle biblioteche che hanno dato l’adesione al progetto vogliono però prima fare un percorso per scegliere la vittima innocente a cui intitolare lo scaffale.  

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Paolo Setti Carraro racconta  la nascita di un sentimento, incurante di una notevole differenza d’età, e la prospettiva  e consapevolezza di doversi dedicare completamente al Generale. Racconta la sorella  in famiglia, dove “era una persona semplice,  aveva seguito le orme della madre, diventando anch’essa crocerossina. Prima di diventarlo si divertiva a provare la divisa della mamma!
Il generale era amico di famiglia, e capitava che ci fossero delle feste tra giovani. Lui voleva avere prima l’elenco dei partecipanti. Pian piano l’amicizia si è trasformata, e guarda caso….non trovava più tre biglietti per il teatro, ma solo 2. E poi arrivò l’anello, il matrimonio, -il 12 luglio 82-  il trasferimento a Palermo il 14.
Sei settimane di intenso lavoro e….la tragedia il 3 settembre.
“Io ho cominciato da poco il percorso con libera, ho conosciuto tante persone  parenti di vittime innocenti, condividiamo il dolore che abbiamo provato” termina Paolo Setti Carraro, oggi medico chirurgo in paesi in guerra con  Emergency.
Un po’ tutti i presenti sono tornati a casa con gli occhi lucidi, dopo aver ascoltato i quattro bravissimi, commossi ma fermi,  lettori  di alcune pagine del libro “Ricordi, Emanuela” scritto dalla madre . Un dialogo con la figlia, racconti di tanti momenti belli e teneri, scoperte di maturità e libertà. Fino alla telefonata di quella sera, con la promessa di sentirsi più tardi. E poi il TG edizione straordinaria.

Redazione RecSando Angela Vitanza- Foto Luigi Sarzi Amadè

 

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