Acab, Ruth, Sara, Giacobbe, Cleopa, Azaria, Gioele, Barabba, Zaccaria, Giosia, Tamar, Assim…nomi inusuali per il nostro tempo, un po’ passati di moda, quasi biblici direi. Anzi…no….sono proprio quelli di Bibbia e Vangelo.
La Locanda di Emmaus, portata in scena dai ragazzi dell’Oratorio di Sesto Ulteriano sabato 5 maggio, è un breve spaccato del brano di Vangelo che racconta l’apparizione di Gesù a due suoi discepoli, che dopo aver assistito alla sua Crocifissione, tornavano delusi, (dal momento che tutti speravano fosse lui che avrebbe liberato Israele), al loro villaggio, Emmaus, distante circa 11 chilometri da Gerusalemme. Il Maestro si era avvicinato a loro “Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo.(17) Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto triste; (18) uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?». (19) Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; (20) come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l’hanno crocifisso. (21) Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. (22) Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro (23) e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. (24) Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato, come avevan detto, le donne, ma lui non l’hanno visto».(Luca 24:13-24).
Ma i due discepoli in questione, sono stati gli ultimi a entrare in scena alla locanda. Infatti prima del loro arrivo, si erano svolti incontri a noi sconosciuti, (e direi anche improbabili ndr) . Così in un tavolo vi erano seduti Barabba (il detenuto liberato al posto di Gesù – io gli avevo detto di fare il furbo che lo avrebbero liberato ) e Tamar (il nome richiama la finta prostituta che aveva sedotto Giuda per ripicca di averle negato il figlio). A un altro tavolo due discepole, Azaria e Gioele, da un forte accento milanese !!! esprimono il disappunto sulle promesse non mantenute del “Maestro”, il Nazareno Gesù: Ha raccontato solo balle…voleva fare l’eroe, ma di noi non gli interessava nulla.
SFOGLIA LO SLIDESHOW
L’oste Giacobbe….aveva il suo bel da farsi con la moglie Ruth e la cameriera Sara (che è addirittura l’adultera condannata alla lapidazione salvata da Gesù ). Arrivano anche in cammello due affamati mercanti dall’accento siciliano, un losco trafficante che intreccia affari con Barabba e infine Acab il cantastorie squattrinato,che mangia grazie alla generosità di uno dei viandanti.
La locanda sta chiudendo quando arrivano Cleopa e l’altro (nei vangeli non c’è il suo nome) a raccontare l’incontro con il Risorto. E come fossero diventati gli apostoli, arriva anche Lui, Gesù.
Non è scontato che ragazzi di questa età (presumo tra i 15 e i 25 anni) abbiano voglia di mettersi in gioco e metterci soprattutto la faccia in argomenti religiosi. Ma mi viene in mente la testimonianza di un ragazzo di 20 anni che settimana scorsa ha partecipato al Pellegrinaggio in Terra Santa perchè “stufo del nichilismo che impera in tanti giovani intorno a lui, senza una meta, senza un percorso, senza un senso della vita”. (ndr)
Video 1: https://youtu.be/rsBfR66ik_I
video 2 https://youtu.be/
video 3 https://youtu.be/ H40lp96RmWA
video 4 https://youtu.be/txLhGMU9clE
Redazione RecSando Angela Vitanza – foto della copertina di Chiara Palermo
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