Un’altra azienda attiva sul territorio da decenni ha perso la sua battaglia contro la crisi economica che sta attanagliando il Paese.
Si tratta della Unaohm di via Di Vittorio a Peschiera, storica realtà produttrice di strumenti elettronici, che ha abbassato le serrande dopo oltre 70 anni di attività. Sebbene il fallimento ufficiale sia stato decretato dal Tribunale di Milano alla fine dello scorso dicembre, di fatto non è stata ancora avviata alcuna procedura di mobilità, sebbene ormai l’azienda abbia cessato le attività.
Alla base della mancata concessione della mobilità va individuato di fatto il mancato accordo tra i rappresentanti dell’azienda e le rappresentanze sindacali. Tale stato di cose ha prodotto pesanti ripercussioni sugli ormai ex dipendenti, circa una ventina, che sono stati lasciati senza tutele e senza nessuna garanzia, compreso il mancato pagamento degli ultimi due mesi di lavoro.
La situazione è resa ancor più tesa dal fatto che i lavoratori risultino ancora formalmente assunti, non essendo ad oggi ancora partite le lettere di licenziamento. Tale circostanza, quindi, impedisce loro di cercare nuovi posti di lavoro, avvolgendone il destino ancor più nell’incertezza.