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Le balene sotto casa in Liguria

Nel santuario dei cetacei, da Genova a Montecarlo, migliaia di esemplari scelgono queste acque per riprodursi e crescere. Un osservatorio in mare aperto per appassionare adulti e bambini. Con l’isola Gallinara a portata di mano per un tuffo o una escursione con maschere e pinne.

Eccola. Dopo circa quattro ore di navigazione al largo di Alassio, nel Mar Ligure, appare la sagoma di una canoa rovesciata lunga una ventina di metri. Poi uno zampillo d’acqua sale dal livello del mare, alto sei metri, segno che la balenottera comune che stanzia in queste acque sta emergendo per respirare. Fa ancora tre quattro spruzzi di acqua e poi scompare avendo finito la sua respirazione. Si muoverà sott’acqua per altri 10-15 minuti e poi riemergerà per il successivo respiro. E noi, proseguendo con la imbarcazione della Costa Balenae, una organizzazione naturalistica che vuole portare avanti un progetto di educazione e informazione ai turisti sui cetacei del mar Ligure, continuiamo il nostro percorso in attesa di un prossimo avvistamento. Premiati e, più tardi un’altra balena e un altro avvistamento.
Non è una immagine da film, ma un’esperienza che potete vivere anche voi in uno scampolo di vacanza estiva, grazie all’Associazione Costa Balenae e al Dive Team MolaMola, ad Alassio, che vi offrono la possibilità di vivere un incontro con i cetacei, in modo nuovo ed esclusivo, nel rispetto dell’ecosistema marino e dei suoi abitanti. Ma non vedrete soltanto balene, anche delfini, tartarughe marine, uccelli marini, pesci ed altre creature straordinarie. Un esperto biologo sarà a vostra disposizione durante tutta l’escursione che prevede la partenza dal porto di Alassio, si navigherà alla ricerca di balene e delfini, spuntino a bordo a base di focacce, pizze e bevande e a conclusione della giornata, rotta verso l’isola di Gallinara dove potete fare un bagno e impegnarvi in una uscita di snorkeling. Il santuario dei cetacei vi aspetta.
Non è un fatto nuovo. Nel 1996 nasceva ad Imperia il primo whalewatching italiano, da allora molte cose sono cambiate. Q quella che sembrava una operazione di giovani biologi appassionati e visionari si è rivelata, come peraltro era già successo in altri paesi del mondo, un volano molto importante per attrarre turisti nel ponente ligure e soprattutto per far conoscere a molte persone il valore di queste sorprendenti creature che popolano il mar ligure cercando di sensibilizzare sull’importanza della loro tutela e protezione. Sono molte le imbarcazioni che solcano il mar Ligure alla ricerca dei cetacei, tuttavia, non sempre questo lavoro è svolto nel rispetto dell’ecosistema e dei sui abitanti; questa attività, infatti, presume che a bordo ci siano persone specializzate per informare e sensibilizzare i turisti e i comandanti delle imbarcazioni devono avere l’esperienza e la sensibilità per avvicinare gli animali senza arrecare loro disturbo; questo non sempre succede e l’improvvisazione spesso reca più danni che benefici sia all’ambiente che al turismo stesso. Purtroppo non esistono certificazioni o licenze a garanzia di un servizio di qualità che tuteli sia gli ospiti a bordo delle imbarcazioni che gli animali e l’ecosistema oggetto delle escursioni.
Il santuario Pelagos, che si estende per circa centomila chilometri quadrati, dal mar Ligure fino al Principato di Monaco, dove vivono 400 balene, viene visto spesso come una sorta di acquario dove il turista a bordo pretende, avendo pagato il biglietto, che lo “spettacolo” debba andare in scena, ma il mare è un ambiente naturale, i cetacei sono liberi di fare quello che vogliono a casa loro compreso “non farsi vedere”. Ed è proprio per questo spirito che Barbara Nani, biologa e fondatrice nel 1996 del primo whalewatching in Italia, decide nel 2014 di costituire una nuova società con una visione ed una “mission" diversa: una evoluzione green ed in linea con gli standard internazionali di whalewatching, Un whalewatching ecosostenibile, certificato e di qualità, rivolto a piccoli gruppi con mezzi di impatto minimo e con una maggiore attenzione alle informazioni fornite a bordo e all’avvicinamento agli animali.
La cooperativa Costa balenae, costituita da biologi e naturalisti con lunga esperienza, ha in progettazione una imbarcazione green con portata massima 60 persone che operi nell‘area tutto l’anno. Una imbarcazione con motore ibrido diesel elettrico una assoluta novità che possa avvicinare gli animali senza arrecare loro disturbo, con idrofoni per ascoltare i suoni e vocalizzazioni dei cetacei. Per questo la cooperativa sta partecipando a bandi europei e crowfounding. In attesa di avere l’imbarcazione “ideale”, nella la stagione 2017 ha siglato importanti collaborazioni con due associazioni che da anni portano avanti questa filosofia di attenzione e rispetto verso l’ambiente, come ADs MolaMola Dive Team un gruppo appassionato di subacquei e fotografi che condivido con professionalità ed entusiasmo, la passione e il rispetto per il Mare e per i suoi abitanti e Ads Menkab, associazione fondata dal cetologo prof. Maurizio Wurtz già professore all’ università di Genova e direttore del museo oceanografico del principato di Monaco. Questa sinergia consente di proporre escursioni per piccoli gruppi massimo 10-15 persone. Ciò è garanzia di una miglior attenzione al cliente e una maggiore qualità del servizio.
Prima dell’imbarco la guida naturalistica ambientale effettuerà il briefing alla partenza descrivendo dettagliatamente tutti gli aspetti tecnici della missione in alto mare, curando tutti i temi ambientali ed ecofaunistici dell’attività. Durante la navigazione e soprattutto durante gli avvistamenti i biologi arricchiranno di informazioni e curiosità. Con l’obiettivi di sensibilizzare e informare i turisti appassionati presenti a bordo. Info e prenotazioni Costa Balene: *info@costabalenAe.it* OPPURE TELEFONARE A Cooperativa Costa balenae 3473108899.

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Edoardo Stucchi

Fotografia: CostaBalene – Marco Ballardini / Elena Fontanesi

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